Il Corriere della Sera ha raccolto oggi il parere di Luigi Corbani, vice-sindaco a Milano tra il 1987 e il 1990, molto critico verso l'operazione San Siro. "È la fiera degli equivoci e delle ambiguità", dice Corbani, secondo cui il sindaco Sala "dovrebbe dire di no. Se proprio vogliono un impianto di proprietà, le squadre comprino il Meazza e presentino un progetto per farne uno stadio-business come ha fatto il Real Madrid. Ma non si può pretendere una operazione immobiliare-finanziaria di quelle dimensioni, che nulla ha a che fare con la questione sportiva".

Aggiunge Corbani: "San Siro è tuttora considerato uno degli impianti più belli del mondo e rimane un simbolo storico di Milano. Demolirlo sarebbe assurdo. Da una coalizione di sinistra mi aspetterei maggiore tutela della architettura contemporanea. La verità e che i club non vogliono mettere mano al portafoglio né chiedere prestiti alle banche per restituirli negli anni, come ha fatto il Real".

Corbani era vice-sindaco quando ci fu il rifacimento del terzo anello. "Negli anni precedenti, il Pci dall’opposizione votò contro quest’opera. Quando poi si fece la prima giunta rossoverde, in omaggio al principio di continuità amministrativa, completammo l’opera decisa dal Consiglio. Ma quando tornarono alla carica con me, che ero vicesindaco, per realizzare a carico del Comune altri lavori — suite, box, aree commerciali —, dissi che se li sarebbero dovuti pagare loro. Potevano acquistare lo stadio e a qual punto l’amministrazione avrebbe dato l’autorizzazione per le opere accessorie".
Sezione: Rassegna / Data: Mar 02 novembre 2021 alle 10:48
Autore: Redazione FcInterNews
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