"In questo momento l’Inter è lui, Luciano Spalletti, un passato mai rinnegato da tifoso della Fiorentina e da allenatore passionale della Roma, un presente da tecnico con il sangue nerazzurro che gli scorre nelle vene". Lo scrive oggi il Corriere dello Sport, che poi puntualizza: "I tifosi lo amano non solo per le sue scelte di formazione, ma anche per il modo che ha di porsi, di difendere la loro squadra dagli attacchi che arrivano dall’esterno - si legge -. Ogni volta che c’è da scendere in battaglia per denunciare un torto, non si tira indietro e la scorsa settimana lo ha confermato quando, di fronte alle lamentele dei dirigenti viola per il rigore dell'1-0, lui è insorto in conferenza stampa. Spalletti sta rivestendo lo stesso ruolo di José Mourinho quando il portoghese sbarcò alla Pinetina nel 2008. Lucio però sta facendo i conti con una difficoltà in più: se il compito dello Special One era stato favorito dagli anni di trionfi con Mancini in panchina e dalla crisi post calciopoli della Juventus, il tecnico di Certaldo ha iniziato la ricostruzione di una squadra che non arrivava da 6 anni in Champions, ha centrato al primo anno l’obiettivo quarto posto e adesso deve “completare” l’opera regalando il primo trofeo a Suning". 

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 02 ottobre 2018 alle 09:16 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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