"Persa la vetrina europea principale, il mercato invernale dovrà essere ricalibrato". Lo sottolinea il Corriere dello Sport, che spiega: "L’Inter lavorerà principalmente sui prestiti - si legge -. E si proverà a inserire un eventuale obbligo di riscatto, invece del semplice diritto, solo tra 18 mesi. In ogni caso, arriveranno un centrocampista (una mezz’ala di gamba e tiro) e un laterale sinistro, visto che condizioni del ginocchio sinistro di Asamoah non danno garanzie. In cima alla lista, come ormai noto, ci sono De Paul e Marcos Alonso. Per il primo, si sta già lavorando con l’Udinese, che ha dato disponibilità a venire incontro alle esigenze nerazzurre. Il vero nodo, però, riguarda la situazione di classifica in cui si troveranno i friulani a gennaio: in sostanza, se potranno permettersi di fare a meno dell'argentino. Poi, nell’operazione potranno entrare altre contropartite tecniche, come Dimarco e/o un giovane. Marcos Alonso, invece, sembra ormai fuori dai giochi nel Chelsea di Lampard: 7 gare consecutive fuori dai convocati. Ma ha ancora 28 anni e un contratto fino al 2023. Insomma, non verrà svenduto. Da capire se, tra prestito oneroso ed entità del riscatto, si possa trovare l’incastro giusto. In vista di gennaio, ci sono anche un altro paio di variabili. Una riguarda Vidal, che, in campo, l’altra sera, confabulava con Conte, coprendosi la bocca con la mano. Marotta ha ribadito che è tra i «desiderati». La condizione obbligatoria, però, è che si liberi in prestito, ma il Barcellona non ha concesso aperture. L’Inter, comunque, resterà vigile, nella speranza che si apra uno spiraglio. Per quanto riguarda l’attacco, per prendere una decisione definitiva si attende di capire come e quando rientrerà Sanchez. Un innesto nel reparto avanzato, al momento, non è una priorità, ma la situazione potrebbe cambiare. Conte, se potesse, vorrebbe Giroud. Ma in ogni caso dovrà essere trovata una sistemazione a Politano". 

Sezione: Rassegna / Data: Gio 12 dicembre 2019 alle 10:54 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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