Si fa presto a etichettare un giocatore come 'bidone'. Il Corriere dello Sport oggi spiega come la fretta spesso giochi brutti scherzi e tra gli esempi citati c'è quello di Geoffrey Kondogbia. "Quando in Inter-Bologna di fine settembre Frank De Boer tolse Kondogbia dopo ventotto (28!) minuti, tutti pensammo: è finita (la storia), è finito (lui). A Pioli va dato il merito di aver rimesso in sesto un giocatore pagato 31 milioni (più bonus). Gli ha detto, semplicemente: Kondo, punto su di te. Gli ha messo accanto Gagliardini, gli ha dato tempo di riprendere confidenza con la squadra. Così l’Inter ha trovato gli equilibri che non aveva".
 
 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 07 marzo 2017 alle 10:55 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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