CdS - Juve-Inter, è il quarto scambio: i precedenti

Vucinic-Guarin è il quarto scambio tra Inter e Juventus, il primo dopo calciopoli. Gli altri tre erano stati: Boninsegna alla Juve e Anastasi all’Inter nell’estate 1976, Serena a Torino e Tardelli a Milano nel 1985, Cannavaro in bianconero e Carini in nerazzurro nel 2004. A conti fatti la Juventus ci ha sempre guadagnato. Boninsegna era stato il bomber dell’Inter per 7 anni, Anastasi quello della Juve per 8. L’operazione si rivelò un flop per i dirigenti nerazzurri visto che Anastasi a Milano quasi non lasciò traccia (66 presenze e 13 reti in 2 stagioni, una Coppa Italia in bacheca), mentre Bonimba a Torino festeggiò 2 scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa dando un apporto importante (36 reti in 94 gare spalmate in 3 anni).

Inter delusa anche dall’affare Serena-Tardelli: il centrocampista Mondiale, però, a Milano fallì (71 presenze e 8 reti in 2 anni), mentre Serena in bianconero firmò 36 reti in 71 gare conquistando uno scudetto e una Coppa Intercontinentale prima di rientrare nel 1987 all’Inter (pagato 3,5 miliardi) dove vinse lo scudetto dei record. Poca fortuna per i nerazzurri anche con lo scambio Cannavaro-Carini: il difensore a Torino vinse da protagonista 2 scudetti, poi cancellati dalla giustizia sportiva, il portiere uruguaiano alla Pinetina fu una comparsa.

Decisamente più frequenti le operazioni “secche” ovvero i passaggi dall’ultima all’altra sponda a parametro zero o tramite il pagamento di una cifra. Dall’Inter alla Juve sono passati Sarti (il precursore, nel 1968), Altobelli (in rotta con Trapattoni), Cristiano Zanetti e Lucio, mentre il percorso inverso lo hanno fatto De Agostini, Schillaci (pagato 8,5 miliardi di lire), Peruzzi (25 miliardi) e la coppia Ibrahimovic-Vieira (35 milioni complessivi nel 2006). Capitolo allenatori: l’ex juventino Lippi fallì all’Inter e tornò a trionfare in bianconero. La Juventus, infine, nel 1991 per riprendersi Trapattoni reduce da 5 anni nerazzurri dovette prestare per un anno alla società di Pellegrini Dino Baggio.