"Kiavash 'Kia' Joorabchian, l’uomo di fiducia nel calcio del Suning, è un cittadino del mondo con il fiuto innato degli affari. Inevitabile che, almeno un parere sulla scelta del nuovo allenatore, i cinesi glielo chiedano ed è scontato che in occasione del casting di venerdì-sabato a Milano anche lui appaia in città. Dopo anni di trattative e intermediazioni tra il Sudamerica e l’Inghilterra, da qualche mese sta diventando di casa anche in Italia. La scorsa estate ha portato all’Inter per 40 milioni più 5 di bonus uno dei suoi assistiti di punta, Joao Mario, ma poche settimane prima era riuscito a prendere anche la procura del laziale Felipe Anderson". Anche il Corriere dello Sport approfondisce il discorso sulla figura del potente procuratore. di origini iraniane. Dal Brasile all'Inghilterra: interessi ovunque. "La penultima frontiera per lui è stata la Cina, un mercato che ha scoperto nello scorso dicembre quando il Suning ha acquistato il Jiangsu: è stato Kia a pilotare gli acquisti da parte dei cinesi di Ramires, Teixeira e Jo per un totale di quasi 100 milioni. I tifosi italiani lo ricordano per le foto insieme a Galliani e Tevez, quando Carlitos sembrava ad un passo dal Milan (poi invece passò alla Juventus). Ha litigato con Lucescu e, ai tempi del City, con Mancini. Ecco perché il tecnico di Jesi ha il sospetto che l’iraniano sia uno dei motivi per cui il suo rinnovo del contratto con l’Inter la scorsa estate non è mai stato firmato. In Portogallo ha fatto affari importanti con il Benfica (l’ex milanista Adel Taarabt) e lo Sporting; adesso guarda alla MLS americana dalla quale ha portato in Europea giovani interessanti (Miazga al Chelsea). E’ un cittadino del mondo, con interessi anche al di fuori del calcio (nella mondo della ristorazione per esempio) e non si ferma mai. In Italia impareremo a conoscerlo bene".

 
 

Sezione: Rassegna / Data: Gio 03 novembre 2016 alle 10:55 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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