I risultati premiano l'Inter, solida e di carattere. E poi c'è un dato impressionante: tutti i giocatori della rosa - portieri di riserva e Montoya a parte - sono stati coinvolti: segno inequivocabile che il lavoro dell'allenatore sia stato di ottimo livello. Il Corriere dello Sport conferma: "Né Icardi, il capitano, né Handanovic, vera e propria saracinesca. E neppure la coppia Miranda-Murillo, artefici di una difesa blindata, o Medel, emblema dell’uomo-squadra. L’Inter capolista solitaria ha un unico vero volto ed è quello di Mancini. Nello spazio di un anno e spiccioli è diventato l’astro attorno al quale ruota l’intero universo nerazzurro. Probabilmente era esattamente ciò di cui c’era bisogno. Tra l’epocale passaggio da Moratti e Thohir, i risultati lontani lontani dagli antichi fasti e un allenatore, Mazzarri, entrato presto in rotta di collisione con la piazza, serviva proprio una figura, un simbolo, a cui aggrapparsi. E il Mancio non si è sottratto al ruolo, affrontando il compito con una sicurezza e una serenità sorprendenti".  
 

 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 24 novembre 2015 alle 09:55 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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