"Mi sono fatto mille domande dopo la retrocessione dell'Empoli. Non saremmo dovuti arrivare all’ultima giornata così: fu il nostro unico errore". A raccontarlo, parlando in esclusiva alla Gazzetta dello Sport, è Ciccio Caputo, attuale attaccante del Sassuolo, che poi riporta alla memoria l'ultimo periodo vissuto in azzurro: "Ma l’ultimo mese è stato incredibile, lo ricordo con il sorriso perché è stato emozionante, fantastico. Sentivamo il profumo della salvezza e a San Siro contro Inter giocammo una partita meravigliosa. Nainggolan a fine gara mi disse: “Ciccio, mi dispiace. Ma dovevate salvarvi prima”. Aveva ragione". 

A San Siro, Caputo ebbe un'occasione clamorosa solo davanti ad Handanovic, ma passò invece di tirare: "Scelsi di passare perché avrei centrato Handanovic: era stato bravissimo a chiudermi lo specchio. Farias era solo a due metri dalla porta. Non so come riuscì D’Ambrosio a colpire la palla e mandarla sulla traversa senza fare autogol".

Nel corso della chiacchierata, Caputo tesse le lodi di Antonio Conte, suo tecnico a Bari e Siena: "Aveva qualcosa in più, si intuiva chiaramente. Aveva l’ambizione di arrivare in fretta in un grande club. Mi ha insegnato a non mollare mai. Qualche mese fa è venuto a Empoli a vedere gli allenamenti e mi ha detto di avermi trovato cresciuto e maturato. Però quest’anno dovrò fargli gol...".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 14 agosto 2019 alle 10:14
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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