Parola a Fabio Capello. Intervistato da Tuttosport, l'ex allenatore anche dello Jiangsu Suning ha parlato pure della lotta al vertice in Serie A.

Come vede la lotta scudetto? 
"Juve e Inter favorite, due squadre che hanno la voglia di vincere nel loro DNA. Ma occhio alle romane: giocano bene e con personalità. In più sono divertenti da vedere". 

La Lazio sorprende sempre di più: nessuno avrebbe mai immaginato che potesse battere due volte la Juve in due settimane rifilandole addirittura 6 reti... 
"Perché la squadra dell’ottimo Simone Inzaghi non ha paura di giocare contro le favorite. La Lazio gioca per vincere. Non ha timore di perdere. La Juve ha problemi con i biancocelesti perché loro vanno alla ricerca dei punti deboli dei campioni d’Italia. E li hanno trovati, con la qualità che hanno".  

Il calcio di oggi è cambiato tanto o poco rispetto ai suoi tempi d’oro? 
"In tante cose tantissimo e mi riferisco alla tecnologia in altre meno perché il denominatore comune è la qualità. Ricordo bene la finale di Champions League del 1994 ad Atene contro il Barcellona che vincemmo 4-0. Massaro segnò il nostro secondo gol dopo una serie di 24 passaggi ininterrotti. E ricordo una celebre frase di Johan Cruyff, che era proprio allenatore di quel Barça: «Il calcio è come una coperta corta. Se copri i piedi resta scoperta la testa, se copri la testa restano scoperti i piedi... ". 

E il ruolo di allenatore è cambiato? 
"Io credo che un tecnico debba comunque avere un approccio molto severo con i suoi giocatori. Stabilire chiaramente delle regole come quelle sull’uso, spesso esasperato e pericoloso, delle reti sociali. Si rischia di spaccare uno spogliatoio se a qualcuno, o a qualche persona a lui legata, prendono i cinque minuti e si sfoga sulla tastiera... ". 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 29 dicembre 2019 alle 10:22 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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