Il ds del Cagliari, Marcello Carli, intervistato dal Corriere dello Sport, ha parlato anche del futuro di Nicolò Barella, giovane talento sardo spesso accostato all'Inter.

Barella se lo è fatto sfuggire quando era a Empoli. Poteva accorgersene prima... 
"Senta me: Barella dalla Sardegna non lo avrebbe portato via nessuno. E ora sarà durissima per tutti portarlo via a Giulini".

Parliamo del giocatore. Che talento è? 
"Ha qualità importanti, al momento utilizzabili su tutta la linea mediana. Qualità, intensità, umiltà, voglia, spensieratezza: tutto questo insieme fa il talento. Ma deve continuare a crescere perché chi smette di crescere è finito. Tatticamente è uno che tra 4-5 anni potrà anche fare il play davanti alla difesa ad altissimo livello. Uno con almeno dieci anni di Nazionale davanti". 

Chi glielo ha chiesto? 
"Nessuno".

Bugia. 
"Allora, questo discorso non mi piace e mi spiego. Non siamo pronti a vederci senza Barella, il presidente più di me. Ci hanno pensato e ci stanno pensando in tanti, sicuro. E la scorsa estate di fronte a offerte importanti Giulini non si è nemmeno seduto". 

Ce ne dice una? 
"Anche all’estero. Squadre non me le chieda. Questo per dire che noi vogliamo tenerlo. Poi le dico che non lo se se riusciremo a tenerlo, sarebbe da presuntuosi affermarlo. Ma dire vogliamo tenerlo fa capire l’atteggiamento mentale di un club". 

Ma Barella somiglia a Nainggolan? 
"Per certe cose il paragone può starci: Nicolò ha il dinamismo di Radja, ma non ha il suo tiro, pur avendo un bel tiro. Però Barella lo vedo a tutto campo, Nainggolan ha fatto le sue cose migliore da “uno” dietro la punta. Insomma, proprio uguali no". 

Lei poteva andare alla Juve, come all’Inter qualche anno fa. Si parlava di settore giovanile. 
"Sono amico di Fabio Paratici, c’è stima reciproca. Mah, non la so questa cosa". 

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 02 novembre 2018 alle 10:01 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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