HANDANOVIC 6,5 - Determinante il suo piedone per scongiurare il pareggio di Lasagna. In preda a un delirio di onnipotenza, pochi secondi dopo esce sulla trequarti per giocare con freddezza un pallone insidioso. Il resto della gestione è un sorso d'acqua per lui.

JOAO CANCELO 7 - Qualcosa ancora non fila liscio nel rapporto in campo con Candreva, nonostante ciò impiega pochi secondi per chiarire che a destra comanda lui. Tecnicamente una spanna sopra gran parte dei compagni e degli avversari, supera il pressing friulano in scioltezza e strappa spesso applausi.

RANOCCHIA 7 - Eroe per caso: Scopre di dover giocare pochi minuti prima del fischio d'inizio e ha il merito di timbrare il cartellino sbloccando lo 0-0. Un po' distratto quando Lasagna si presenta davanti a Handanovic, ma nel complesso offre una prova di solidità e affidabilità. Personalità da capitano virtuale.

SKRINIAR 6,5 - Il baricentro alto tenuto dai compagni lo costringe solo a fare attenzione alle ripartenze dei friulani. Lasagna lo sfida nel primo tempo ma porta a casa una spallata energica. La storia si ripete anche nella ripresa, ma stavolta è la mira a mancare. Tiene alla larga gli altri potenziali pericoli.

DALBERT 6 - Rieccolo titolare, dopo circa quattro mesi d'attesa. L'atteggiamento difensivo dell'Udinese sarebbe l'ideale per le sue sgroppate, che però limita per rispettare le consegne. Attento dietro, spinge il minimo sindacale cercando anche l'uno contro uno all'occorrenza. Segnali di ripresa, salutati anche dagli applausi del pubblico (DAL 69' SANTON 6 - Dopo la serataccia contro la Juve, entra nel momento ideale per riprendere confidenza con il campo e se la cava senza infamia né lode).

BROZOVIC 7 - Inarrestabile sui social, maestro sul campo. Basterebbe il lancio campo a campo con cui manda in gol Icardi per guadagnarsi la copertina, lui però ci mette molto di più: tecnica, agonismo, lucidità e la serenità di chi sa bene cosa stia facendo. Peccato che nella ripresa, a giochi fatti, si metta a cincischiare alla vecchia maniera. Glielo si può perdonare.

BORJA VALERO 7 - In affanno quando Fofana prova a sfidarlo fisicamente e in dinamismo, però quando è lui a dettare i tempi lo fa con la solita sagacia, distribuendo senza troppi giri di parole il pallone con i tempi giusti. Quando l'Inter guida le danze, lo spagnolo è un valore aggiunto. Il gol è un premio alla prestazione.

CANDREVA 6 - Inizio tarantolato, muove ogni singolo muscolo ogni volta che riceve palla ed è sempre nel vivo del gioco. Perde qualche tempo di gioco privilegiando l'uno contro uno, però è molto propositivo. Peccato che la solita ansia da gol se ne impadronisca e gli faccia perdere lucidità (DAL 79' KARAMOH 6 - Peccato per la traversa clamorosa che gli nega la soddisfazione del gol. In pochi minuti riesce a ritagliarsi il suo spazio).

RAFINHA 7,5 - Cuore pulsante nerazzurro sulla trequarti avversaria e oltre. Il gol è solo il giusto premio alla caparbietà che sfodera su ogni pallone, anche su quelli apparentemente persi. La tecnica con cui salta il pressing friulano è la chiave delle minacce offensive dell'Inter alla porta di Bizzarri. Meglio non pensare al fatto che potrebbe tornarsene in Spagna (DALL'83' EDER SV).

PERISIC 7 - Pronti via e Danilo gli nega la fotocopia della scorsa stagione. L'avvio è forsennato, viene lasciato libero e ne approfitta puntando sempre l'avversario. Cerca spesso la via del gol senza tuttavia mai rinunciare al coinvolgimento dei compagni. Il pestone di Fofana lo costringe a stringere i denti ma non lo priva del dono dell'ubiquità.

ICARDI 7 - I cross dalle fasce raramente arrivano a destinazione, allora il capitano esce dalla propria comfort zone per dialogare con i compagni e portar fuori Danilo & Co., in evidente affanno. La rete di Rafinha nasce da una sua ottima difesa del pallone, il suo 28esimo gol stagionale è frutto della sana testardaggine da centravanti puro.

ALL. SPALLETTI 7,5 - Aveva garantito che non ci sarebbero stati strascichi dopo la Juventus, è stato di parola. La sua Inter è uno spettacolo: aggressiva, sicura di sé, traboccante di personalità e in condizione fisica ottimale. Se l'Udinese sanguina di paura, i nerazzurri sono lo squalo che infierisce sulla vittima designata. E il rammarico aumenta. 


UDINESE: Bizzarri 5, Stryger Larsen 5, Danilo 5,5, Samir 5,5, Widmer 5, Fofana 4,5, Behrami 5,5 (dal 73' Jankto 5,5), Balic 5,5, Alì Adnan 5, De Paul 5,5 (dal 51' Barak 5,5), Lasagna 6 (dal 79' Perica sv). All. Tudor 4,5


ARBITRO: MAZZOLENI 6,5 - Nega il giallo ad Ali Adnan e Fofana, chiarendo il metro arbitrale che poi grazia anche Brozovic. Non una saggia idea, perché è un via libera ai friulani che puntano molto sull'agonismo. Ed è inevitabile il rosso a Fofana, che lui saggiamente verifica con il Var, in un contesto del genere. Al di là del metro, dirige comunque in modo equo senza influire sull'andamento della gara.

ASSISTENTI: Giallatini 6,5 - Valeriani 6,5

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Sezione: Pagelle / Data: Dom 06 maggio 2018 alle 14:23
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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