HANDANOVIC 6 - Puntuale nel primo tempo su Bonaventura e Suso nel primo tempo, un paio di imperfezioni nella ripresa che il Milan non sfrutta. Non si fida della presa e preferisce allontanare i cross on i pugni. Immobile sulla zampata di Cutrone.

JOAO CANCELO 6 - Sarà anche da plasmare a livello difensivo dal punto di vista tattico, però tutto si può dire tranne che non sia un bel vedere quando parte palla al piede. Costringe Bonaventura a inseguirlo e l'intesa con Candreva è migliorata rispetto a Reggio Emilia. Cala alla distanza.

SKRINIAR 5,5 - Nel primo tempo l'assistente Melli lo fa innervosire e lui perde il suo tradizionale aplomb. Da quel momento la butta sulla bagarre, rinunciando alla qualità e sfogandosi sul malcapitato Kalinic, che entra spesso in rotta di collisione con lo slovacco ed esce malconcio dopo un pestone (da cartellino arancione) a un quarto d'ora dalla fine.

RANOCCHIA 5,5 - Antonio Donnarumma può regalargli parte del suo stipendio se il Var annulla l'autogol che ne avrebbe segnato il resto della carriera e alimentato per settimane la TL. Disputa una partita attenta, però partecipa negativamente al gol decisivo di Cutrone facendosi attirare fuori dall'area e perdendolo di vista.

NAGATOMO 6 - Ogni volta che Suso vede nerazzurro indossa la maglia numero 10 del Barcellona, o quanto meno pensa di poterlo fare. Lo spauracchio dell'Inter però viene esorcizzato dal rientrante giapponese, che difficilmente si fa trovare impreparato quando gli vengono assegnati compiti specifici. Meno presente nell'altra metà campo, ma fa il suo dovere.

VECINO 6 - I suoi strappi sono necessari per rendere il gioco dell'Inter meno orizzontale e amplio. Quando ha un paio di metri cerca di sfruttarli finché non trova ostacoli e scarica il pallone. Altrimenti si adegua ai ritmi compassati del compagno di reparto Gagliardini, salvo ripartire con prontezza in velocità creando superiorità numerica. Meglio nel secondo tempo.

GAGLIARDINI 5,5 - Gioca un'infinità di palloni e anche se non lo fa in modo rapido né di piede né di testa e sbaglia qualcosa di troppo. Riesce comunque a far girare la sfera e la sensazione è che potrebbe fare di più azzardando qualche verticalizzazione. Ordinato tatticamente, ingaggia duelli fisici con Kessie (DAL 75' BROZOVIC 5 - Solita storia, quando entra a gara in corso lo fa con una sufficienza quasi irritante).

CANDREVA 5,5 - La voglia matta è la solita da derby e in certi frangenti è lui il go to guy nerazzurro, ben supportato da Cancelo. Si prende comunque qualche pausa di troppo e rallenta i ritmi quando non riesce a sviluppare ciò che gli frulla in testa. Solita vagonata di cross, il più delle volte imprecisi, e un'occasione sprecata prima del 90' (DAL 100' EDER SV).

JOAO MARIO 4,5 - Stavolta non c'è neanche la scusa della tonsillite. In campo nel derby, mica pizza e fichi, perde una grande occasione per dimostrare di non aver staccato la spina. Troppo lezioso quando servirebbe grinta, invece di fare da collante tra Icardi e la mediana lascia solo il centravanti, a cui dedica solo un bel lancio in ripartenza. L'errore sotto porta è imperdonabile (DAL 67' BORJA VALERO 5,5 - Entra per dare ordine e in sommi capi ci riesce. Però incide meno di quanto avrebbe potuto e dovuto).

PERISIC 5 - Riabbraccia il compagno di merende Nagatomo, col quale si trova a meraviglia sulla fascia sinistra, eppure gioca con il freno a mano tirato. Merito della cura e dei raddoppi rossoneri, ma anche demerito del croato che non va a cercare alternative alla sua classica giocata di uno contro uno. Pericoloso solo nel finale quando le maglie si allargano, una miseria per quello che ci si aspetta da lui.

ICARDI 5,5 - Considerando il suo accertato livello di crescita tattico, ci si aspetterebbe maggiore partecipazione alla manovra. Invece si fa avvolgere da Bonucci e Romagnoli, puntando sul confronto fisico. L'apice della sua partita è la sponda perfetta per il gol divorato da Joao Mario. Soffre l'eccessiva solitudine.

ALL. SPALLETTI 5,5 - Punta sui titolari e continua a raccogliere delusioni. Una partita contro un avversario alla deriva avrebbe meritato ben altro approccio, invece i suoi giocatori continuano a viaggiare a corrente alternata e la terza sconfitta consecutiva costa l'eliminazione dalla Tim Cup. Non meritata, ma inevitabile. Serve cambiare e il tecnico finora non ha trovato soluzioni, anche perché le sue alternative non sono all'altezza.


MILAN: Donnarumma 7, Abate 6 (dal 52' Calabria 6), Bonucci 6,5, Romagnoli 6,5, Rodriguez 6, Kessie 6,5, Biglia, Locatelli 5,5 (dal 72' Calhanoglu 6), Suso 6,5, Kalinic 5,5 (dal 75' Cutrone 7), Bonaventura 6,5. All. Gattuso 6,5

ARBITRO: GUIDA 5,5 - Il Var lo aiuta sul gol annullato e sul braccio di Bonucci, però qualche decisione sui cartellini non convince. Sbaglia quando fischia fallo a Icardi sull'uscita sbagliata di Donnarumma, interrompendo una ghiotta occasione per l'Inter. Grazia Skriniar che fa fuori Kalinic: tipico fallo da cartellino arancione.

ASSISTENTI: Melli 6 - Crispo 6

Sezione: Pagelle / Data: Mer 27 dicembre 2017 alle 23:21
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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