La partita con la Germania di sabato diventa l'occasione per Diego Armando Maradona di tornare con la mente nel passato, nello specifico a quella finale persa proprio contro i tedeschi nel mondiale italiano del 1990 (decise un rigore segnato dal nerazzurro Brehme), un ricordo che brucia ancora per Diego: "Era una notte particolare, una serata che non dimenticherò mai. Non posso perdonare chi ce la rovinò. La finale con la Germania fu una farsa. Fin dall'inizio. Non dimenticherò mai gli insulti e la totale mancanza di rispetto nei confronti della nostra nazione durante l'esecuzione dell'inno che fu sommerso dai fischi".

Maradona rincara la dose: "La mia foto apparve sul grande schermo e allora ho detto, molto chiaramente 'Bastards'. L'ho fatto così, lentamente, in modo che tutti potessero capire. Volevo dirlo nell'orecchio di ogni spettatore, ero pronto a venire alle mani con ognuno di loro. Avevo promesso a mia figlia Dalma che sarei tornato a casa con la coppa del Mondo ma mi ritrovai a spiegarle qualcosa di molto più brutto e doloroso: nel calcio esisteva la mafia".

Sezione: Speciale Mondiali / Data: Mer 30 giugno 2010 alle 15:54 / Fonte: Corriere dello Sport.it
Autore: Christian Liotta
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