HANDANOVIC 6 - La Lazio spinge forte in avvio, ma lo sloveno non viene chiamato in causa quasi mai. Per poco non prende il rigore di Keita. Per il resto, una serata a sorpresa di normale amministrazione. Gli porta fortuna la fascia di capitano.

D'AMBROSIO 7 - Parte largo a destra, poi si accentra dopo l'infortunio di Murillo. L'Inter, di fatto, si mette a tre dietro con l'ex capitano del Torino sul centro-sinistra: prova di sostanza e attenzione.

ANDREOLLI 7 - Come tutta la difesa, si assesta dopo il gol subito. Vecchi lo piazza al centro di una linea a tre con Santon e D'Ambrosio e proprio lui suona la carica con il gol dell'1-1. Premio strameritato.

MURILLO 4 - Ripete sostanzialmente l'erroraccio che aveva spalancato al Sassuolo la strada del vantaggio, restando di sale sullo scatto di Felipe Anderson e poi franandogli addosso in area causando il rigore dello 0-1. Si fa male e forse è una benedizione. (DAL 23' SANTON 7 - Rivede il campo dopo tanto tempo e non fa affatto male. Gioca più da centrale che da terzino: un sorriso proprio in fondo a una stagione disgraziata).

NAGATOMO 6,5 - Soffre il giusto Felipe Anderson, con il brasiliano che alla fine perde il duello col giapponese. Inzaghi, infatti, ogni tanto lo cambia di fascia. Apprezzabile risposta anche per l'ex Cesena.

MEDEL 6 - Torna a giocare in mediana lasciando il ruolo di centrale difensivo nonostante l'assenza di Miranda. Tanta quantità, ma non è sempre lucido al momento di costruire la manovra. (DALL'86' BANEGA SV).

GAGLIARDINI 6,5 - Inizia al piccolo trotto, poi cresce esponenzialmente col passare dei minuti. Se l'Inter reagisce e sorpassa la Lazio è anche grazie al suo contributo in mezzo al campo, in cui ha spesso la meglio sia di fisico che di palleggio.

CANDREVA 7 - Gioca a tutta fascia sulla destra con il doppio compito di tamponare le avanzate laziali e ripartire con contropiedi ficcanti. La sua è una prova convincente, abbellita con tanti cross pericolosi e quel fendente sul quale Hoedt fa la frittata.

BROZOVIC 6,5 - Corre per tutto il terreno dell'Olimpico in lungo e in largo. Sbaglia qualcosa, ma inventa anche parecchio. Positivo, resta sempre con la testa dentro al match. A volte funge da falso nueve nel 3-4-3 abbozzato dai nerazzurri.

PERISIC 6,5 - Lui è di qualità superiore, c'è poco da fare. Magari non avrà una continuità eccezionale, ma resta un'ala davvero rara sul palcoscenico mondiale. Gli manca concretezza sotto porta e, a volte, nell'ultimo passaggio. Assist di testa sull'1-1.

EDER 7 - Buonissima prova dell'oriundo, che non fa rimpiangere Icardi. Anzi, a parte un paio di conclusioni fallite, l'ex Samp trova un gol e lavora tantissimo per la squadra. E' anche grazie al suo movimento se sulle fasce si aprono varchi invitanti. (DALL'81' PINAMONTI sv).

ALL. VECCHI 7 - Trova la chiave tattica corretta contro il 3-5-2 di Inzaghi. Schiera l'Inter praticamente con un 3-4-3, perché Brozovic fa il pendolo andando a prendere anche il centrale opposto e Perisic-Eder stringono alle sue spalle. L'unico errore è quello di confermare il pessimo Murillo. Merita un “bravissimo”.

LAZIO: Vargic 6; Wallace 5, De Vrij 6 (59' Basta 5,5), Hoedt 4,5; Felipe Anderson 5,5 (78' Crecco sv), Milinkovic-Savic 5, Biglia 5,5, Luis Alberto 5 (67' Lombardi 5,5), Lulic 5; Keita 4,5, Immobile 5,5. All. Inzaghi 5.

ARIBTRO: DI BELLO 7 - Chiamato a dover decidere su varie situazioni delicate, azzecca quasi sempre la scelta giusta. Corretti, in particolare, il rigore per la Lazio e il rosso per doppio giallo a Lulic. Qualche sbavatura qua e là (secondo giallo a Keita severo) che però non intaccano la performance sufficiente.

ASSISTENTI: Peretti 6,5 - Alassio 6,5. ASSISTENTI DI PORTA: Calvarese 6 - Chiffi 6.

Sezione: Pagelle / Data: Dom 21 maggio 2017 alle 22:45
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print