CASTELLAZZI 5 - Prende gol al primo tiro in porta, nella fattispecie non brilla per reattività sul colpo di testa di Florenzi. Immobile sul pallonetto di Osvaldo che vale la seconda rete giallorossa. Passivo sul colpo da biliardo di Marquinho, che non sembrava irresistibile. In pratica, tre tiri nello specchio e tre gol, pessimo bilancio.

ZANETTI 5,5 – Purtroppo per il capitano due dei tre gol della Roma nascono dalla sua zona. Nel primo lascia crossare Totti troppo comodamente sulla testa di Florenzi. Nel terzo non contrasta a dovere Marquinho consentendogli di infilare Castellazzi. Anche lui, però, non è esente da responsabilità nel contesto di una difesa piena di buchi.

RANOCCHIA 5,5 - Non particolarmente presente in area in occasione del gol di Florenzi, esce bene alla distanza sbrogliando qualche situazione insidiosa e alzando la testa come un veterano. Inizia la ripresa con un’entrataccia su Marquinho che gli vale il giallo, poi si fa sorprendere come tutti i compagni di reparto dalla verticalizzazione per Osvaldo.

SILVESTRE 5 - Sul gol del vantaggio giallorosso rimane colpevolmente a metà strada, facendosi superare. Errore di posizionamento costato carissimo. Non manca poi qualche altro peccatuccio all’interno di una difesa alquanto traballante, che raggiunge l’apice al 67’ quando subisce, troppo facilmente, il secondo gol. Serata storta.

NAGATOMO 5,5 - Il giapponese è puro fosforo. Corre velocemente come se fosse protagonista di un manga, ma troppe volte pecca di lucidità. Come al 38’, quando fa tutto bene in area ma poi spara alto col destro. Nella ripresa soffre molto le iniziative di Destro, palesando i suoi già noti limiti difensivi.

GUARIN 6,5 - Un lottatore, come sempre. Inizia in sordina, cercando qualche colpo di fioretto. Poi però entra in partita a modo suo e al fioretto abbina la sciabola. Peccato che l’ammonizione nel primo tempo ne limiti l’irruenza invitandolo a ragionare un secondo in più. In attacco è tra i più attivi e un suo sinistro costringe Stekelenburg alla smanacciata. La stanchezza lo sfinisce, ma è ancora il migliore dei suoi.

GARGANO 5,5 - I piedi sono quelli, inutile chiedergli che sventagli di qua e di là. L’abnegazione e la corsa sono le doti migliori del suo bagaglio e li mette sul tavolo, ma se aggredito tende a smarrire la bussola. (DAL 31’ COUTINHO SV)

PEREIRA 6 - All’esordio a San Siro inizia con un po’ di timidezza concepibile, poi bastano un paio di interventi puliti per sradicare il pallone ai giallorossi per fargli prendere fiducia. Il suo valore emerge alla distanza, tradotto in buone iniziative d’attacco e qualche cross. San Siro lo applaude quando esce vittima dei crampi (DAL 66’ CAMBIASSO 5,5 – Non ha fortuna il Cuchu. Entra lui e la Roma passa poco dopo in vantaggio. Una coincidenza, che però altera l’equilibrio di una partita che stava procedendo su binari tranquilli, mettendo fuori fase anche lui).

CASSANO 6,5 - Le idee non gli mancano, è la concretizzazione il vero problema. Tende spesso a pestarsi i piedi con Sneijder, riducendo ulteriormente il raggio d’azione del reparto offensivo. Poi, però, nel recupero del primo tempo pesca il jolly che vale l’1-1, con la complicità di Burdisso. La prima risposta alla tripletta di Pazzini, in altre parole. (DAL 50’ PALACIO 5,5 – Ingresso che non fa la differenza. Stavolta la bestia nera dei giallorossi resta in gabbia).

SNEIJDER 5 - Primo tempo sottotono, arretra fino alla propria metà campo per cercare gloria ma dal suo piede raramente parte l’apertura geniale che bypassa la linea difensiva di Zeman. La sua prestazione non migliora nel secondo tempo, quando sembra non trovare mai il suo posto nel match.

MILITO 5 - Per contare il numero delle volte che finisce in fuorigioco serve il pallottoliere. Non fa mai mancare il suo spirito di sacrificio, ma fatica a ricevere palloni giocabili e a volte sembra a corto di fiato. Mai uno spunto decisivo degno della sua fama.

ALL. STRAMACCIONI 5,5 – Di fronte al maestro Zeman fatica a trovare l’equilibrio tra fase difensiva e fase offensiva. Quando attacca la sua Inter sembra sempre in inferiorità numerica, quando difende tende ad accettare troppo spesso gli uno contro uno. Nella ripresa si gioca prima la carta Palacio sostituendo Cassano quando è Milito a non averne più; poi, dopo un buon avvio rimedia l’1-2 e cambia modulo, gettando nella mischia Coutinho e costruendo un 4-2-3-1 del tutto inutile, che si scioglie al terzo gol firmato Marquinho. Prima bocciatura stagionale per il tecnico, proprio contro la ‘sua’ Roma.

ROMA: Stekelenburg 6,5, Piris 6,5, Burdisso 6,5, Castan 6,5, Balzaretti 6 (dal 55’ Taddei), Florenzi 7, Tachtsidis 7, De Rossi 6 (dal 32’ Marquinho 7), Destro 6,5 (dal 70 Lamela 6), Totti 6,5, Osvaldo 7. All. Zeman 7,5

ARBITRO: Bergonzi 6,5 - Azzecca il primo e unico caso da moviola, il contatto tra Milito e Stekelenburg, non assegnando il penalty. L’andamento del match non lo costringe a scervellarsi e gli permette di gestire facilmente anche l’uso dei cartellini.

ASSISTENTI: Preti e Marzaloni 6

Sezione: Le Pagelle / Data: Dom 02 settembre 2012 alle 22:55
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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