Marc Zoro quattro anni fa fu al centro di un caso di razzismo durante Messina-Inter, quando non accettando i cori da parte della tifoseria ospite reagì platealmente e fece il gesto di uscire dal campo, bloccando il pallone e interrompendo così la partita. Oggi l’ex difensore del Messina torna sull’argomento razzismo, di estrema attualità dopo il caso Balotelli: “Durante le partite si sentono spesso fischi nei confronti di calciatori africani o di colore in genere. Il caso Balotelli è impressionante. Chi insulta Mario non ha niente a che fare con il pallone. Il calcio è una grande famiglia, è unione di razze e colori. Nel caso Balotelli il razzismo si mescola al desiderio di innervosire il giocatore fino a condizionarne il rendimento in campo".

Zoro ha le idee chiare sul modo in cui ci si divrebbe comportare in caso di ulteriori cori razzisti: "I club e le federazioni devono avere il coraggio di reagire, in certe situazioni di intolleranza bisogna interrompere il gioco. Se dovesse accadere domani sera a Torino io credo che sarebbe giusto sospendere la gara. C'è molta ignoranza in alcuni atteggiamenti. I tifosi della Juventus che prendono di mira Balotelli sono gli stessi che applaudono Sissoko, senza rendersi conto che gli ululati nei confronti dell’interista sono un'offesa anche per il loro giocatore e per tutti gli altri calciatori di colore”.

Sezione: News / Data: Ven 04 dicembre 2009 alle 13:26 / Fonte: Il Giornale
Autore: Fabio Costantino
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