Nicolò Barella è il protagonista della nuova puntata de 'L'uomo della domenica' firmato da Giorgio Porrà per Sky Sport. Tra i contributi registrati per raccontare il centrocampista dell'Inter, c'è anche quello di Gianfranco Zola, leggenda del calcio sardo, che ha avuto il merito farlo esordire in Serie A: "Gianfranco Matteoli ha individuato in Nicolò le qualità giuste che un centrocampista di grande valore ha - le parole di Magic Box -. Sicuramente anche Gigi (Riva ndr) è stato bravo a fargli capire l’importanza di indossare una maglia come quella del Cagliari. Per ultimo io ho avuto l’opportunità di poterlo allenare quando ero a Cagliari ed erano evidenti a tutti le capacità e le qualità di Nicolò. Tutti noi abbiamo visto qualcosa in questo ragazzo però il merito principale va al ragazzo stesso che quelle qualità aveva e le ha sapute coltivare e maturare".

Il debutto arrivò in Coppa Italia, in una gara contro il Parma: "Non andò molto bene perché perdemmo la partita, ma di lui quello che mi impressionò di più fu la personalità con cui giocò la partita, perché aveva 17 anni ma giocava come un veterano. Ma non solo me, colpì tutti quanti perché fece una partita importantissima, completa, sia dal punto di vista tecnico ma anche soprattutto tattico e quindi fu davvero la nota più lieta di tutta la giornata". 

Da quel giorno, i suoi progressi in campo sono stati evidenti, soprattutto dopo il salto dal Cagliari all'Inter, dove ha trovato un maestro come Conte: "Secondo me - dice Zola - Nicolò tra le tante qualità che ha migliorato quella che più incide in questo momento è l’autocontrollo. E non mi riferisco solo al fatto che prende meno cartellini, ma soprattutto al fatto di occupare una zona di campo ed esser più ordinato e disciplinato; al fatto di inserirsi in un contesto forte come quello dell’Inter e non sminuire le sue capacità. Questo secondo me è stato un salto di qualità importantissimo che lui ha fatto e tra l’altro credo che lui l’abbia fatto notare, ha detto che Antonio è stato bravo a fargli capire questo concetto che a mio avviso gli ha dato davvero una dimensione nettamente superiore a quella di prima".

L'evoluzione tecnico-tattica di Barella ha portato un certo Fabio Capello a definirlo come uno dei migliori tre centrocampisti a livello europeo. "Sicuramente Nicolò, in questo momento, è uno dei giocatori più importanti in Italia - l'opinione di Zola - Fortunatamente per no attraversiamo un buon periodo e quindi è in buona compagnia, ci sono altri giocatori come Pellegrini che occupa il suo stesso ruolo, Immobile, lo stesso Zaniolo che purtroppo ha avuto questi due brutti infortuni. Sicuramente Nicolò si colloca tra i pezzi pregiati che abbiamo in Italia e promette di crescere ulteriormente. Vedo anche io analogie con Marco Tardelli perché interpretano il ruolo in maniera simile, entrambi hanno grande intelligenza calcistica, sanno far gol, sanno dettare il passaggio, ma sono anche fisicamente forti e riescono anche a svolgere un compito difensivo. Vedo tante similitudini anche se entrambi hanno le loro peculiarità, magari Nicolò più dal punto di vista tecnico, mentre magari Marco l’aveva sotto il punto di vista fisico".

Barella, nei prossimi mesi, si giocherà scudetto ed Europeo: "Sicuramente Nicolò è un elemento centrale, nell’Inter come nella Nazionale - sottolinea Zola -. E’ frutto del suo lavoro, del suo impegno e della sua personalità. Potrà e dovrà crescere ulteriormente, perché credo sia importantissimo allargare sempre i propri confini. Con queste prerogative Nicolò diventerà ancora più importante sia per l’Inter che per la Nazionale. Sta vivendo questa situazione positiva con i piedi per terra e questo lo porterà a diventare ancora più importante. Per quanto riguarda il campionato, l’Inter sta facendo cose importanti. Il fatto di non avere le coppe l’aiuta ma non bisogna togliere nulla al lavoro di Antonio, che è straordinario. D’altronde sappiamo tutti che è un allenatore capace di valorizzare le squadre, i singoli e i risultati che sta ottenendo non sono per niente una sorpresa per me. Mi fa piacere che in testa ci sia una squadra diversa dalla Juve in questo momento, non perché io abbia qualcosa contro la Juve, ma perché credo che questo dia più interesse al campionato italiano, allarghi la competizione, non solo per gli italiani ma anche per gli altri".

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Sezione: News / Data: Gio 01 aprile 2021 alle 13:02 / Fonte: sky sport
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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