Dal proprio spazio su GQ Italia, Ivan Zazzaroni discute di Inter passando dal campo alle vicende economiche: "L’Inter ha perso di nuovo – e fanno 12 sconfitte in 32 partite – rimanendo ferma a 15 punti nelle ultime tredici. Un (altro) arbitro le ha fischiato contro un rigore che non c’era, ma in precedenza gliene aveva abbonato uno che c’era (Kuzma su Ibarbo); impressionante il secondo gol di Pinilla per la facilità con cui il cileno, naturalmente ex Inter, ha tagliato la burrosa difesa nerazzurra.

Stramaccioni, privato di Milito, Palacio e Cassano, ma anche di Chivu e Nagatomo, ha subìto altre critiche sul gioco e tutto il resto e a questo punto diventa difficile difenderne la posizione e le idee, a meno che non si faccia una professione di fede nel tecnico e nell’uomo – resto tra i pochissimi.

Moratti, guardando avanti e anche indietro, ha messo in vendita il pacchetto azionario – ci vogliono 250 milioni, duecento dei quali sono debiti -: l’estate scorsa si confrontò con un milionario di Singapore, lo stesso che sta per acquistare l’Atlético Madrid; da settimane si parla di un magnate kazako che non è parente nemmeno alla lontana dello sceicco perugino.

L’Inter ha l’obbligo di cambiare in fretta e il primo a volere il cambiamento dall’alto è proprio il capo, costretto a denunciare complotti nei quali neppure lui crede più.

Cosa deve augurarsi un tifoso reduce dai fallimenti di Benitez, Leonardo, Gazzettini, Ranieri e Strama? Un kazako.

PS. La squadra è da tempo ridotta ai minimi termini e non è grado di superare il doppio ostacolo (avversario+arbitro). Fa già tanta fatica con uno solo".

Sezione: News / Data: Lun 15 aprile 2013 alle 19:27
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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