Javier Zanetti lo conosciamo tutti e non ha bisogno di alcuna presentazione; a 37 anni non ha nessuna voglia di smettere e sembra che, nel corso degli anni, abbia trovato l’elisir di lunga giovinezza. Non stupisce quindi che il capitano nerazzurro stia bussando alla porta del club delle 500 presenze, un club elitario, una cerchia ristretta per pochi, soprattutto per coloro che hanno giocato nel ruolo del capitano (che a dirla tutta l’Inter ne ha cambiati tanti). Zanetti, che domenica raggiungerà quota 491 (494 con i tre spareggi Champions), ben presto siederà allo stesso tavolo di grandi calibri come Albertosi, Pagliuca, Zoff, Bergomi, Ferrara, Mancini, Rivera, oltre a Piola e Paolo Maldini, forse inarrivabile con le 647 presenze. Per celebrare questo nuovo record di longevità da parte del 37enne argentino è stato interpellato un altro ex dell’Inter, un pilastro de La Grande Inter, quella della leggenda, Tarcisio Burgnich. “Mi fa piacere che sia stato superato da Zanetti”, ha detto a La Gazzetta dello Sport, “oltre che essere un grande campione è un professionista serio”. Tarcisio esalta poi il capitano nerazzurro: “Se tutti conoscessero il suo segreto non ci sarebbero infortuni; mai un guaio muscolare. Zanetti rimane un esempio per i giovani, ma a volte lo vorrei vedere più ricco di personalità. E’ troppo educato”.

Alla domanda ‘Zanetti come Picchi”, l’ex terzino nerazzurro risponde: “Quando parli di Picchi, parli di personalità. Ciò può dipendere da ruolo. Il capitano nerazzurro si esprime meglio da terzino o da mediano". Burgnich infine fa un augurio a Zanetti, un augurio che i tifosi nerazzurri sperano diventi realtà : “Mi auguro l’Inter vada in finale di Champions. Sono convinto che se battesse il Chelsea arriverà dritta fino a Madrid per giocarsi il trofeo”. I tifosi nerazzurri ci sperano cosi come Zanetti. Il Capitano, prossimo alle 500, spera di cogliere il successo europeo, quel successo che tanto gli manca, un successo che un uomo e un calciatore come lui merita senza alcuna obiezione.

Sezione: News / Data: Gio 04 marzo 2010 alle 15:49 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Alberto Casavecchia
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