"In Serie A è giusto che giochi chi è più bravo, indipendentemente dalla nazionalità". Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Javier Zanetti, vicepresidente dell'Inter, commenta così le parole di Roberto Mancini, che dal ritiro della Nazionale italiana a Coverciano ha lanciato l'allarme sullo scarso utilizzo di nostrani Serie A.
"Dopo la mancata qualificazione al Mondiale occorre fare un lavoro che possa far crescere i giovani italiani, Mancini è certo la persona adatta per questo percorso - ha poi aggiunto Pupi -. Ma in campionato, indipendentemente dalla nazionalità, penso che debba essere premiato il talento, in sostanza gioca chi è più bravo".

L'ex capitano nerazzurro, in viaggio in treno per Firenze, dove gli verrà consegnato il premio Nereo Rocco alla carriera, ha poi spostato l'attenzione direttamente sugli azzurri: "La Nazionale deve ripartire e per farlo naturalmente ha bisogno dei migliori giocatori giovani. Serve trovare il giusto mix. Siamo tutti contenti, poi, se ci sono più giocatori italiani bravi che scendono in campo: anche perché questo valorizza il settore giovanile dei club e tutto quello che c'è dietro".

È possibile un parallelo con l'Argentina? "L'Argentina, a differenza dell'Italia, si è qualificata per il Mondiale, ma purtroppo in Russia non ha fatto bene. E dopo quel Mondiale che abbiamo fatto occorre adesso avere un progetto a lungo termine e puntare sui giovani che rappresentano il futuro della nostra nazionale. In Argentina la situazione dei talenti è diversa da quella dell'Italia, ma negli ultimi quattro anni la nazionale ha cambiato quattro c.t. ed era quasi scritto che il Mondiale finisse come poi è finito".

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Sezione: News / Data: Mar 04 settembre 2018 alle 19:06
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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