"Erano settimane che, in via formale, chiedevamo di fermare tutto. Finalmente, anche se con ritardo, ci siamo arrivati". Lo dice con forza Umberto Calcagno, vice presidente dell'Aic, intervistato ai microfoni di Calciomercato.it: "Ci veniva detto che i calciatori dovevano dare l'esempio, ma bisognava capire quale esempio fosse quello giusto visto che le regioni settentrionali ci chiedevano testimonial per far arrivare a tutti il messaggio di restare a casa, mentre altri andavano in giro per la penisola a fare il loro lavoro. Purtroppo sarà il virus a dettare i tempi. Se vogliamo essere più avanti del contagio, bisogna capire che le attività calcistiche e gli allenamenti, in questo momento, non hanno nessuna ragione di esistere".

Sul problema dei contratti dei tesserati qualora il campionato dovesse slittare oltre il 30 giugno, Calcagno ricorda che "lo statuto federale lascia ampio potere, in caso di eccezionalità, alla federazione. Dunque, non è da escludere che si possa prolungare la stagione sportiva oltre il 30 giugno e, di conseguenza, anche la scadenza di contratti. L'auspicio è quello di poterci ragionare, non sarà un problema trovare una soluzione".

Sezione: News / Data: Ven 13 marzo 2020 alle 16:45 / Fonte: Calciomercato.it
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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