Spazio anche ad alcuni ricordi legati all'Inter nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera da Roberto Vecchioni. Che comincia raccontando la genesi del suo amore per i nerazzurri: "Divenni interista prima della Grande Inter, al tempo del Milan del Gre-No-Li, che era molto più forte di noi - ricorda il cantautore - Comprammo Angelillo, l’angelo con la faccia sporca, ma purtroppo si innamorò perdutamente di una ballerina, Ilya Lopez, che si chiamava in realtà Attilia Tironi... San Siro aveva un solo anello. I miei amici e io non avevamo i soldi per il biglietto, così scavalcavamo".

Chi era il suo eroe?
"Corso. Fingeva di non esserci, poi calciava una punizione a foglia morta. Comunque i più forti che ho visto dal vivo sono Maradona e Ronaldo. Quello vero, il nostro".

Nel 1964 la prima Coppa dei Campioni.
"Al Prater di Vienna. C’ero. E ho chiuso il cerchio nel 2010, portando la famiglia a vedere l’Inter vincere la finale di Champions a Madrid. Festeggiamo tutta la notte con quelli del Bayern, che pure avevano perso".

Tra Milan e Juve chi tifa?
"Ovviamente Milan".
Sezione: News / Data: Mar 16 novembre 2021 alle 03:30
Autore: Mattia Zangari
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