La giovane storia del VAR è può essere già descritta come quella di una tecnologia rivoluzionaria che quantomeno sta contribuendo ad abbattere le cattive abitudini dei giocatori, dalle proteste fino alle simulazioni. Se n'è detto convinto Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri, nel corso dell'incontro con i giornalisti negli studi di Sky Sport: "Il Var è un riscontro positivo delle dinamiche di protesta. Crollano le simulazioni: soprattutto delle trattenute durante i calci d'angolo, non ce ne sono più. Tutto è un primo passo che ha bisogno di esperienza ma le statistiche dimostrano che si sta migliorando, ci vuole un po' di tempo per settare e determinare delle linee guida che siano più omogenee possibili".

Normale, allo stesso, tempo, che il VAR debba ancora essere migliorato, così come ammesso dallo stesso Rizzoli in riferimento all'episodio del rigore non dato alla Roma per il presunto fallo di Skriniar su Perotti nella sfida dell'Olimpico con l'Inter: "C’è stato un problema di comunicazione. A differenza del rigore di Genoa-Juventus, in cui l’arbitro ha detto quello che ha visto e il VAR ha verificato, in Roma-Inter la comunicazione poteva essere migliorata. Sono situazioni in cui uno la può pensare in modo talmente diverso che se l’arbitro avesse dato la rimessa dal fondo il VAR non poteva intervenire. In quel caso il VAR avrebbe potuto dire di andarlo a rivedere e l’arbitro avrebbe potuto confermare la decisione". 

Sezione: News / Data: Mar 10 ottobre 2017 alle 20:42
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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