"La Superchampions è sempre la Champions League che conosciamo, con 32 squadre partecipanti: non si è mai parlato, e neppure mai l’Eca lo ha fatto in sede istituzionale, di wild card, di analisi storiche ponderate, del peso della storia del club o altro, di inviti, di giocare il sabato o la domenica. Per partecipare alla coppa ci si qualifica solo sul campo. Esattamente come è successo fino ad adesso. Stiamo studiando semplicemente come creare una evoluzione naturale del prodotto tenendo conto anche del miliardo dei tifosi di casa". Ad assicurarlo è Michele Uva, vice presidente dell'Uefa, che ai microfoni de Il Mattino descrive i propositi del massimo organismo del calcio continentale in merito al futuro del calcio nel quale - aggiunge Uva - non verrà ridimensionato il valore dei campionati nazionali: "È un timore ingiustificato. Perché nessuna decisione è stata presa, né verrà presa nei prossimi mesi. L’Uefa ha posto in essere un processo di consultazione, ascolterà le proposte e alla fine deciderà per il bene di tutto il calcio europeo. E' una ulteriore evoluzione della competizioni che dal 1992 ad oggi ha più volte cambiato il suo format. Per esempio due anni fa si è deciso di qualificare alle fasi a gironi direttamente 4 italiane, senza playoff. Senza il clamore che leggo in questi tempi. Togliere la gioia di giocare in Champions a club come l’Atalanta dal 2024? Certo che no. È la forza delle competizioni Uefa. Un principio non trattabile quello del merito sportivo. Si sta creando un falso allarme perché stiamo facendo delle consultazioni con tutte le parti interessate ma non saranno toccati i weekend, non saranno devalorizzati i campionati”, ha concluso il vicepresidente dell’Uefa". 

Sezione: News / Data: Mar 21 maggio 2019 alle 22:52
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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