Particolarmente intensa la serata di Rosetti al San Nicola. Il fischietto di Torino, designato nella fattispecie da Collina perché uno dei migliori arbitri italiani, ha palesato uno stato di forma poco ottimale, che gli ha impedito di dirigere al meglio il match tra Bari e Inter. Non solo perché per ben tre volte si è fatto trovare nel bel mezzo del gioco, deviando il pallone e alterandone la distribuzione in campo tra i giocatori, ma anche e soprattutto per alcune decisioni che hanno fatto infuriare in particolar modo la panchina nerazzurra. Il primo tempo si è svolto regolarmente, anche se nel finale un fallo di Cordoba su Alvarez (stranamente non ravvisato dalla terna arbitrale) ha aumentato il nervosismo dei giocatori in campo, frustrato fortunatamente dal fischio finale. Poi, nella ripresa, ecco la svolta. il rigore concesso ai pugliesi per fallo di mano di Samuel. Bisogna fare chiarezza su queste situazioni: è rigore quando l'intervento è involontario, oppure è rigore quando il braccio è distante dal corpo? Ancora non è dato saperlo, di certo sulla decisione di Rosetti ha pesato la protesta del 6 gennaio da parte del Chievo, che reclamava contro i nerazzurri un penalty simile per fallo di mano di Quaresma nel finale. Stavolta Rosetti, nonostante l'evidenza dell'involontarietà del fallo di mano (Samuel era in scivolata), ha optato per il rigore. Giusto il secondo penalty, Lucio entra in netto ritardo su Parisi.

L'orrore del fischietto torinese arriva però in occasione del rigore in favore dell'Inter: Pandev, solo davanti a Gillet, viene atterrato da Bonucci: da regolamento è rigore ed espulsione, ma l'arbitro si limita ad ammonire il difensore, che quasi non crede alla sua buona sorte. Inevitabili le proteste sulla panchina nerazzurra, anch'essa incredula per tale decisione. Oriali viene espulso (il dirigente si immola per salvare il derby di Mourinho), il clima diventa rovente ma alla fine, per fortuna, Milito mette tutti d'accordo trasformando dagli undici metri.

Sezione: News / Data: Dom 17 gennaio 2010 alle 11:56
Autore: Fabio Costantino
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