Lunga intervista per Francesco Totti sul Corriere della Sera. Si disquisisce molto del ruolo del numero dieci (per Totti "sono spariti perché ora è un altro calcio") e di come tutto sia cambiato con Sacchi. "Portò tutti a rientrare in difesa. E questo fece sparire lo spazio tecnico per il dieci considerato come il fulcro della squadra, l’elemento di sorpresa. Si è estinto, quel ruolo. E infatti non trovo una squadra che mi entusiasmi. Ma ti ricordi il Real Madrid, il Barcellona, il Liverpool, l’Inter del Triplete...".

Un passaggio che farà discutere è certamente quello su Luciano Spalletti. "Se lo incontrassi lo saluterei con affetto, mi farebbe piacere. Credo che tra noi ci sia un profondo legame. Anche perché quello che abbiamo passato insieme, quando arrivò da Udine, è per me, nella mia vita, qualcosa di irripetibile. Nella fase finale il nostro rapporto è stato condizionato dall’esterno, specie dai dirigenti o consulenti della società, e non ci siamo più capiti. Anche io ho fatto degli errori, ci mancherebbe. Credo che tutti e due, se tornassimo indietro, non entreremmo più in conflitto. La Nazionale? Conoscendo lui, che è uno degli allenatori più bravi, se non il più bravo in Italia, sapevo che avrebbe impresso una svolta".

Grandi complimenti anche verso Mourinho. "Certo che, con un ruolo definito, mi piacerebbe (tornare alla Roma, ndr) E mi piacerebbe con Mourinho, è il numero uno, lo stimo molto. Mi dispiace non essere stato allenato da lui, nella mia carriera. Ma non voglio tornarci su. Non voglio chiedere. Alla Roma sanno che se hanno bisogno di me, per cose serie, mi fa piacere dare una mano. Altrimenti, amici come prima".

Sezione: News / Data: Gio 02 novembre 2023 alle 11:30
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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