In collegamento telefonico con la trasmissione di RaiDue '90° Minuto', il presidente dell'Aic Damiano Tommasi torna sulla questione della sospensione dei campionati, da lui ampiamente sollevata in queste ultime ore: "Abbiamo approfondito il decreto e abbiamo chiesto di sospendere la giornata di oggi per poi vedere quando e come proseguire, non è stato possibile e adesso vedremo martedì. Dobbiamo renderci conto che non si può giocare a calcio. Il decreto dice che non ci si può abbracciare, né frequentare come invece hanno fatto i giocatori. Si tratta di un'amara constatazione ma gli insulti di cui parliamo confermano che il Paese non ha capito che deve cambiare vita. Lo sciopero era ed è un messaggio diverso, dava l'impressione che erano i giocatori a non voler giocare e questo non si può. Il messaggio corretto è che non si deve giocare. Tutti noi italiani dobbiamo avere una vita sociale diversa da ora in avanti, che prevede anche diversificazioni nel modo di viaggiare e di stare in una città che non è la tua. I calciatori non possono permettersi di mettere in dubbio le regole". 

Sezione: News / Data: Dom 08 marzo 2020 alle 19:07
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print