In un passaggio della chiacchierata con i giornalisti della carta stampata, Erick Thohir ha approfondito anche l'argomento inerente la sua presunta distanza dalle questioni del club, idea che ha preso corpo sin dall'inizio in seno alla critica per la  lontananza geografica del tycoon indonesiano dall'Italia. Ecco il chiarimento di ET: "Per me è importante essere qui una volta al mese e se mi paragonate ad altri presidenti stranieri in Europa forse non ce n'è uno che sia presente così assiduamente. Chiaramente, però, la quotidianità deve essere gestita da qualcuno che sia presente sempre, senza che intervenga necessariamente il proprietario. Nella Serie A attuale sono il secondo presidente non italiano e magari ho anche una visione per la Serie A diversa dagli altri presidenti. Ogni presidente poi ha uno stile differente. Non si può dire quale sia lo stile migliore, ma questo è il mio". 

Chiosa doverosa, infine, sul sostegno del numero uno del club nerazzurro al tecnico Roberto Mancini: "Qualcuno - ha spiegato Thohur - dice che io non supporto a Mancini o al management. Ma si sbagliano di grosso, noi ci sentiamo spessissimo. Ci vuole tempo naturalmente per cambiare le cose, ma noi abbiamo costruito una squadra forte, dal punto di vista sportivo e dal punto di vista societario. I risultati del campo arrivano domenica dopo domenica, è normale vivere di alti e bassi, ma il business plan è quinquennale". 

Sezione: News / Data: Ven 26 febbraio 2016 alle 11:23 / Fonte: inter.it
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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