Un’estate del genere il Milan non l’aveva mai vissuta durante la gestione societaria di Silvio Berlusconi. Come scrive MilanNews.it, dall'altra parte del Naviglio, fin dall'insediamento del presidente nel 1986 ad oggi la fiducia e l’entusiasmo dei tifosi aveva sempre avuto il sopravvento su tutto. Un andamento più o meno costante che dalla stagione 2009/10 è iniziato a calare drasticamente, in contemporanea con la crisi economica che ha invaso il paese compromettendo l’economia italiana. Infatti nell’anno della cessione di Ricardo Kakà al Real Madrid per una cifra altissima (circa 63 milioni di euro) al Milan si registrò un forte calo degli abbonamenti, circa 27.865, il dato più sfavorevole dell’era berlusconiana. Il crollo però è dietro l’angolo perché dopo un paio di stagione di crescita, 28.754 e 31.156, al Milan quest’anno si rischia di sfiorare il record negativo assoluto. Per ora sono solamente 19.283 le tessere staccate agli abbonati (anche se un dato parziale perché mancano ancora diversi giorni alla chiusura) cifre preoccupanti per una squadra che ha sempre riempito lo stadio con una media di 40mila abbonati.

I tifosi al momento sono ancora scottati dalle cessioni di due big e dall’addio di grandi campioni quali Seedorf, Nesta, Gattuso e Inzaghi e la più semplice conseguenza è stata quella di rinunciare ad abbonarsi. Sono trascorsi 20 anni dal record assoluto di abbonati, quando lo stadio San Siro fu riempito in una sola stagione da 71 mila abbonati, precisamente nel 1992. Da allora la media si è stabilizzata sui 45/50 abbonati, calando sotto i trenta proprio negli ultimi 3 o 4 anni. Il rischio per il Milan è di trovare lo stadio deserto nelle partite casalinghe...

Sezione: News / Data: Mer 15 agosto 2012 alle 05:00 / Fonte: MilanNews.it
Autore: Fabrizio Romano
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