Parole dure nei confronti della situazione del calcio italiano, quelle espresse dal presidente della Figc Carlo Tavecchio che ha incontrato gli studenti del Master in Strategie per lo Sport Business alla Ghirada di Treviso. Il numero uno di Via Allegri parte dal livello degli stipendi dei calciatori: "Ci sono giocatori e allenatori che cambiano Mercedes ogni volta che cambiano vestito, stranieri che a Milano hanno acquistato mezza via della Spiga. Leggere di alcuni ingaggi è uno schiaffo alla società e al buon senso. Gli extracomunitari? Il problema esiste davvero e con le nuove direttive Figc stiamo cercando di porvi rimedio. Prima gli extracomunitari venivano importati a stock, adesso con la riduzione delle rose, il fair play finanziario e il requisito dei quattro anni di esperienza in Italia abbiamo ridotto il mercimonio".

Anche sulla questione nuovi stadi, Tavecchio smorza gli entusiasmi: "L’impiantistica può essere rinnovata solo attraverso la sistemazione dell’esistente, seguendo l’esempio di Udine. I nuovi stadi non si faranno mai, inutile continuare ad alimentare la bufala. Per realizzarli servono soldi e soprattutto un sistema Paese che aiuti le società. Ne abbiamo già una decina (di stadi) di livello europeo, basterebbe solo rimodernarli: San Siro e l’Olimpico, ma anche Napoli, Genova, Bologna e Firenze. Invece realizzarne di nuovi a Milano o a Roma vorrebbe dire creare delle cattedrali nel deserto. Saremmo costretti a farli fuori dalle città e dovremmo affiancarli a cinema o supermercati. Tutte attività che già falliscono da sole. Uno stadio nuovo comporta investimenti pazzeschi. Lo stesso Juventus Stadium è stato costruito sui ruderi di un altro impianto. Bisogna guardare alla ristrutturazione del Friuli, nata dall’alleanza Comune-società. La stessa Firenze può sposare un progetto analogo". 

Sezione: News / Data: Gio 11 dicembre 2014 alle 12:58 / Fonte: Il Mattino di Padova
Autore: Christian Liotta
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