Lunga intervista per Marco Tardelli ai microfoni de La Stampa. Tanti gli argomenti affrontati, a partire dalle dimissioni dal ruolo di ct dell'Italia di Roberto Mancini: "L’unica cosa che si può dire è che è stato un fulmine a ciel sereno. Anzi, nemmeno a ciel sereno perché, se fosse stato sereno, non sarebbe arrivata una decisione simile. È difficile dare un parere perché bisogna prima capire bene le motivazioni. Sono stupito ma non giudico negativamente. C’è chi parla di offerte dall’Arabia Saudita, però Mancini ha fatto riferimento a una scelta personale. Non capisco: erano appena state ridisegnate le giovanili come chiedeva Mancini che, però, forse ha avvertito poi una mancanza di fiducia. L’unico dato certo è che ora c’è un problema colossale: ci sono due partite dell’Italia a settembre e la Nazionale non ha un ct".

Qual è il successore ideale?
"Difficile dirlo. Conte ha già allenato l’Italia ma ha scelto di andare via. Spalletti forse è lontano dagli standard degli stipendi federali. Un giovane allenatore come De Rossi dovrebbe prendersi un bel rischio e potrebbe bruciarsi. Perché questa Nazionale deve assolutamente qualificarsi agli Europei. Ora serve solo mettersi calmi e scegliere bene. Il presidente Gravina deve riflettere bene. Temo che chiunque arriverà sarà un po’ spaventato, perché avrà di fronte una situazione davvero caotica. E avrà davanti pochissimo tempo".

C’è un giocatore azzurro che ha la personalità per aiutare il gruppo a superare questa fase di smarrimento?
Penso che il più indicato sia Barella. Ha dimostrato in campo di avere qualità da leader".

Sezione: News / Data: Lun 14 agosto 2023 alle 21:17
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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