La UEFA torna a ribadire il proprio no al progetto del Mondiale biennale proposto dalla FIFA. E questa volta lo fa con il conforto di uno studio, condotto dalla società di consulenza Oliver & Ohlbaum su richiesta dello stesso organo di governo del calcio europeo, che valuta l’impatto economico che una Coppa del Mondo a cadenza biennale e un nuovo calendario calcistico per nazionali, sia per il calcio maschile che per quello femminile, concepito secondo il progetto presentato dalla FIFA, avrebbero sulle federazioni nazionali europee.

Oltre alle conseguenze che questa decisione avrebbe sul calendario degli impegni delle Nazionali, non è da sottovalutare il pesantissimo danno economico al quale si andrebbe incontro secondo questo studio: le perdite derivanti dai ricavi centralizzati (diritti di trasmissione delle qualificazioni europee maschili e della Nations League; distribuzioni da UEFA EURO) e da fonti individuali come la vendita dei biglietti e le sponsorizzazioni, potrebbero toccare una quota tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro su un ciclo di quattro anni, a seconda del numero di finestre di qualificazione disponibili (due o una sola). Tra i fattori indicati nello studio, che andrebbero a contribuire al calo dei ricavi, si segnalano l’aumento della frequenza e della vicinanza degli eventi con conseguente saturazione per lo spettatore e calo dell’interesse del pubblico, oltre alla riduzione del budget delle emittenti televisive.
Sezione: News / Data: Sab 18 dicembre 2021 alle 15:08
Autore: Christian Liotta
vedi letture
Print