Aneddoti, ricordi, sogni: tutta la storia del giovane Andrea Stramaccioni raccolta in un bellissimo articolo oggi sulla Gazzetta dello Sport. Il tecnico dell'Inter oggi torna a Bologna, città che l'ha visto crescere e soffrire per quel terribile infortunio che mise fine precocemente alla sua carriera da giocatore. Ma Strama non ha mai chiuso con il calcio.

"Andrea Stramaccioni? Nelle interrogazioni aveva una bella dialettica, era spigliato e gioviale. Un bravo ragazzo e già un grande affabulatore". Ricorda Giovanna Miani, professoressa di italiano al Liceo Classico Minghetti.

"L’ho avuto a 15 anni - dice il suo ex tecnico Carlo Regno, oggi primo collaboratore di Davide Ballardini -. Era un ragazzo maturo, aveva già una bella testa e infatti lo elessi subito capitano della mia squadra, i Giovanissimi. Era più forte tatticamente che tecnicamente, sapeva leggere bene le situazioni in campo sopperendo col senso della posizione alla sua lentezza negli spostamenti brevi e in velocità. Rimase con me un anno, poi passò agli Allievi sotto la guida del povero Tazio Roversi. Una bella persona - prosegue Regno -, e soprattutto una bella testa". 

Poi ecco i ricordi di Gabriele Rodighiero, ex compagno e oggi alla Sambonifacese. "Io e lui arrivammo a Bologna nello stesso momento, diventammo subito amici. Giocammo insieme nei Giovanissimi e negli Allievi B: lui era molto più adulto di noi, intelligente e colto, ma non se la tirava. In campo aveva una bella visione di gioco, sempre a testa alta, sapeva uscire dall’area sempre con eleganza e vedendo lo sviluppo dell’azione. Col tempo ci siamo persi di vista, ma da interista sono contento che lui sia il tecnico dei nerazzurri: la sua Inter mi piace, potrà anche concorrere per lo scudetto... Sono convinto che tornare a Bologna dopo quasi vent’anni gli darà una certa emozione".

E arriviamo al 1995, anno in cui avvenne il terribile infortunio. E' l'ultimo minuto di Bologna-Empoli di Coppa Italia Primavera e il ginocchio destro di Stramaccioni fa crac. "Collaterale sfilacciato, due menischi andati, legamenti anteriore e posteriore rotti. Operazioni (tante) e rieducazione all’Isokinetic dai fratelli Della Villa", rammenta la Gazzetta.

Nicoletta Frignani, insegnante di latino e greco, svela: "Rispetto ai suoi compagni era un ragazzo molto determinato, con un progetto di vita già in testa, molto serio e riservato. Aveva la media del 7: un giorno mi chiese come poteva recuperare il programma dopo le operazioni al ginocchio: ce la fece, andò in pari. Sono contenta che abbia fatto strada".

Crisi di rigetto con il calcio fino a quando l’agente Dario Canovi non gli trova una panchina: a 23 anni va ad allenare l’AZ Sport, Allievi Sperimentali classe ’85. E ora l'Inter, la Serie A e il ritorno a Bologna.

Sezione: News / Data: Dom 28 ottobre 2012 alle 10:35 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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