Raggiunto dai microfoni di Mediaset Premium, Andrea Stramaccioni fa i complimenti all'avversario dopo l'1-1 nel derby: "È innegabile che il Milan abbia fatto un primo tempo migliore mettendoci in difficoltà, però nell'intervallo ci siamo riorganizzati anche a livello emozionale. Abbiamo disputato un ottimo secondo tempo finendo in crescendo, credo che il risultato finale sia giusto. Il Milan stava giocando meglio di noi, quando recuperi un derby con questa grinta esci felice, però siamo l'Inter e un pareggio nel derby non può mai andare bene. Siamo anche consapevoli che se avessimo continuato li avremmo messi in difficoltà. Quello che ci siamo detti nello spogliatoio resta tra noi, ma credo si sia vista nella ripresa un'Inter più motivata. È finito un ciclo di partite molto intenso, ora potremo recuperare qualcuno e preparare un altro ciclo di gare difficili contro Catania, Tottenham ecc. La mossa di Schelotto? È stata fatta per avere spinta sulla destra e liberare Guarin, avevo visto il centrocampo del Milan in calo, così abbiamo creato una palla gol e poi il gol. Poi come ho già detto abbiamo finito in crescendo e credo che il pari sia giusto, il primo tempo a loro e la ripresa a noi".

Un commento anche sulla strepitosa prestazione di Samir Handanovic: "Lui è un investimento importante per il presente e per il futuro, oggi ha fatto parate importanti che sono nel suo bagaglio, ma sta lì per quello. È una stagione di grande cambiamento, sono arrivati quindici giocatori nuovi, ma gli infortuni l'hanno condizionata nel percorso tattico. Quando abbiamo introdotto la difesa a tre, si sono fatti male Chivu, Samuel e siamo rimasti con pochi difensori centrali. Nel tridente l'aver perso Milito ti cambia tutta la fisionomia dell'attacco. Ora abbiamo trovato una sistemazione, lo dico sottovoce casomai si fa male qualcun'altro (sorride, ndr). Quest'anno abbiamo ottenuto alti e bassi anche a causa degli infortuni, ad esempio un giocatore come Milito non puoi sostituirlo".

Sezione: News / Data: Dom 24 febbraio 2013 alle 23:15
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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