Sembra un altro Stevanovic quello che sta cominciando a deliziare il palato dei tifosi del Torino. L'attaccante serbo, di cui l'Inter detiene i diritti su metà del cartellino, è reduce da una stagione in prestito al Toronto e, rientrato in granata, è apparso motivatissimo sin dalle prime uscite firmando la vittoria per 1-0 contro il Varese: "Lo vedo come un segnale- spiega Stevanovic ai microfoni de La Stampa -, come la dimostrazione che il lavoro paga. E poi volevo tanto segnare, ma quando ci tieni non arriva mai". Lo scorso anno, però, il Torino preferì cederlo in prestito al Toronto: "Ero egoista e non crescevo. Mi è servito l'esilio a Toronto, lì è iniziato il mio percorso di cambiamento. Il primo mese è stato durissimo: non conoscevo nessuno, era distrutto e non smaltivo neanche il fuso. Però ho avuto tanto tempo per pensare, per capire dove sbagliavo e cosa volevo veramente. Ci vuole tempo per diventare un giocatore e un uomo. Poi dipende dalla persona: c'è chi capisce prima, chi dopo, chi mai. Voglio alzare l'asticella poco per volta, poi alla fine capirò a che altezza sono arrivato".

Per il momento l'obiettivo è uno solo: "Voglio crescere nel Toro e conquistare la serie A". Una domanda anche sulla squadra in cui vorrebbe giocare un giorno: "Tutti direbbero Real Madrid o Barcellona. Io sono qua e sono felice. Vorrei giocare ancora col Toro: qui c'è la mia testa e il mio cuore", ha dichiarato Stevanovic. Metà cartellino appartiene però all'Inter: "È presto per dire cosa accadrà, ma qui sto bene: l'anno scorso ho visto il peggio, ora il meglio".

Sezione: News / Data: Ven 09 settembre 2011 alle 14:12
Autore: Daniele Alfieri
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