Dopo quasi un anno, i tifosi del Real Madrid ancora non riescono a capacitarsi della cessione di Wesley Sneijder. Il trequartista olandese, autore di una stagione clamorosa all'Inter e pagato soltanto 15 milioni, è il grandissimo rimpianto dei tifosi merengues: le sue prodezze mancano tantissimo ad un Real che ora cerca Gerrard, ma quanto siano realmente disperati i tifosi madrileni lo si percepisce sul blog di Marca, quotidiano spagnolo. Numerosi tifosi se la prendono con la società e con Florentino Perez, a partire da un lettore che è davvero scatenato: "Un campione così venduto per 15 milioncini di niente, ed ora ce ne vogliono 35 per prendere un Gerrard che ha classe, ma che ha 30 anni contro i 25 dell'olandese. E poi venduto Robben a 25 milioni per prendere Di Maria in cambio di 30 milioni e qualche giovane! Spero non vendano anche Higuaìn...", scrive il tifoso che raccoglie tantissimi consensi anche tra gli altri navigatori sul blog del sito.

Un altro rincara la dose: "Abbiamo preso Kakà e Benzema per 100 milioni, e abbiamo perso per pochissimo Wesley Sneijder e Robben! Abbiamo perso campioni e soldi!". Insomma, la verità è che da Madrid rimpiangono tantissimo quello straordinario campione che è passato all'Inter. Addirittura, qualcuno invoca il ritorno di Ramòn Calderòn alla presidenza del Real, usando proprio le spese folli ma poco oculate di Florentino come pesante colpa del numero uno blanco. Intanto, l'Inter il suo capolavoro l'ha fatto: a guardare le prestazioni di Wesley durante la stagione brillavano gli occhi, ed ora il Mondiale fa spiccare il volo ancor di più al folletto di Utrecht. Tutto ciò solo per 15 milioni, l'Inter ride e si tiene stretto il suo fenomeno. Una sua frase modificata da un quotidiano olandese fece tremare, sul mercato, i tifosi nerazzurri . Ma la realtà è che Wesley Sneijder resta all'Inter, con Rafa Benitez, per vincere ancora, sempre osannato dai tifosi campioni d'Europa che leggono i commenti dei madridisti e ridono...

Sezione: News / Data: Sab 19 giugno 2010 alle 20:30 / Fonte: Marca.es
Autore: Fabrizio Romano
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