Il calcio anche per il futuro: l'ambizione di Milan Skriniar una volta appese le scarpette al chiodo sarebbe quella di rimanere nell'ambiente calcistico, magari occupandosi di formazione. Questo è quanto rivela lui stesso, come riportato da Tvnoviny.sk: "Mi piacerebbe rimanere per condividere le mie esperienze, ad esempio come allenatore".

Skriniar, poi, ripensa al passato e alle difficoltà incontrate agli albori della sua carriera: "All’inizio non giocavo perché avevo dei problemi alla schiena – ha detto il difensore slovacco -, ero completamente bloccato. Quando stai fermo e rimani in panchina per un anno e mezzo inizi anche a pensare ad altro. Inizia a venire meno il piacere di giocare e si comincia a perdere l’autostima. Il punto di svolta è avvenuto con il cambio di allenatore. Ciò che vedevo nero è diventato colorato. A volte la cosa più importante è avere pazienza e sapere sopportare. Se dopo quel momento complicato avessi rinunciato al mio obiettivo, sicuramente avrei chiuso definitivamente con il calcio. Ma tutto sta nella volontà. Bisogna sapere quello che si vuole veramente. Se una cosa è fatta al 50%, meglio lasciar perdere. Se si vuole ottenere qualcosa in futuro, bisogna dare tutto".

Skriniar parla anche della dispersione dei giovani calciatori: "Molti ragazzi di talento percepiscono il fatto di dedicarsi al calcio come un impegno, e non sempre trovano comprensione in famiglia. La perdita di talenti può essere anche il frutto della società di oggi: ormai per strada o in cortile non si trovano più tanti ragazzi con un pallone".

Chiosa dedicata all'operazione agli occhi fatta la scorsa estate: "Non vedevo bene da lontano, così ho fatto una visita e la dottoressa Smoradkova, a Bratislava, mi ha comunicato che vedevo soltanto al 40%. Così ho deciso di fare l’intervento, adesso la mia vista è migliorata del 150%".

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Sezione: News / Data: Mer 17 ottobre 2018 alle 16:16
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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