Gigi Simoni - ex tecnico nerazzurro - ha parlato in una lunga intervista per TMW del mondo Inter. Vi riportiamo integralmente le sue dicgiarazioni.

L'Inter con la Lazio è la squadra che tallona la coppia di testa formata da Juventus e Napoli. I nerazzurri sono ancora alla ricerca della continuità malgrado nelle ultime tre gare abbiamo sempre vinto, lei che idea si è fatto della squadra di Stramaccioni?
"Dare giudizi sulle cose parziali nel calcio è sempre difficile e pericoloso. L'Inter è una formazione che ha cambiato giocatori e ha puntato molto sui giovani ed è arrivato il momento che la squadra si rinnovi dopo la serie di vittorie che ha fatto, quindi il fatto che abbia qualche difficoltà soprattutto nel gioco, perché non sta esprimendo una grande qualità in particolar modo nelle partite in casa, è abbastanza normale. Bisogna dire però che l'Inter sta lasciando prevedere miglioramenti. La Lazio è una squadra solida che porta avanti i connotati dello scorso anno e ha una certa continuità di gioco, però senza avere la speranza di migliorare rispetto a quello che aveva fatto nel campionato scorso. L'Inter ha i presupposti per ricostruirsi e migliorarsi, mentre la Lazio ha si un allenatore nuovo che mi sembra competente, però le manca qualche giocatore di grandissima qualità, a parte Klose che è un fenomeno, e nel complesso è una squadra che non ha i talenti che ha l'Inter quindi otterrà sicuramente buoni risultati, ma non la vedo competere con Juventus e Napoli come, invece, potrebbe fare l'Inter".

L'Inter ha forse uno dei centrocampo qualitativamente e quantitativamente migliore della serie A e in attacco dispone di giocatori del calibro di Sneijder (attualmente infortunato), Milito e Cassano. Come mai non riesce ad esprimere appieno il suo gioco?
"Complessivamente l'Inter ha una qualità superiore e proprio il centrocampo è stato rinnovato. Ha qualche difficoltà e lo si vede quando Stamaccioni parte con una formazione e poi cambia, gioca prima a tre e poi a quattro e la squadra deve ancora trovare il suo assetto, magari una volta si rimpiange che non c'è Sneijder e poi quando è forzatamente assente per infortunio la squadra gioca meglio. Per questo l'Inter è ancora in una fase di costruzione e di risultati alterni e le manca al momento quell'espressione di gioco che abbia già la sua naturalezza, a volte è un po' forzata, a volte nuova, ma sempre un po' diversa, però sempre fatta da un organico che è di qualità e che è potente perché fisicamente è una squadra forte, avendo centrocampisti di grande qualità tecnica e fisica. Cambiando spesso il sistema di gioco e la formazione la squadra fa fatica, un giorno magari si troverà la soluzione migliore e può essere che Stramaccioni la formazione non la cambierà più se non quando sarà costretto a farlo durante la partita per una necessità contingente, ma di base verrà mantenuto un certo tipo di gioco che sarà attuato a memoria. Stramaccioni ha già dato a vedere si essere un ragazzo preparato e che sa soprattutto tenere un buon rapporto con la squadra, la società e i tifosi, per questo penso che saprà dare una qualità di gioco più continua. L'Inter ha vinto a Torino con il Toro, con la Fiorentina e il derby oltre che con Pescara e Chievo, però non è la squadra schiacciasassi di qualche anno fa".

Le difficoltà dell'Inter sono dovute più alla giovane età di Stramaccioni che per questo non ha ancora accumulato molta esperienza oppure ai parecchi giocatori nuovi e giovani?
"Tutte e due le cose. Stramaccioni arriva dalla Primavera e si trova a guidare una delle squadre più forti del mondo nel senso che l'Inter è una squadra a livello mondiale e quindi se non si ha molta esperienza alle volte si fa fatica, però lui sembra adatto ad affrontare un campionato difficile, ma è chiaro che non può indovinare subito tutte le mosse altrimenti sarebbe un fenomeno, perciò da lui c'è da aspettarsi qualche errore e qualche difficoltà soprattutto nei momenti negativi. Se avete notato già nei due-tre precedenti risultati negativi Stramaccioni aveva avuto parole non tanto valide con la stampa ed era un po' più nervoso. Gli allenatori vanno giudicati in particolar modo nei momenti difficili, perché quando si vince è tutto semplice la squadra va bene e i giocatori sono contenti, sicuramente il merito è dell'allenatore, ma c'è anche tanto merito dei giocatori bravi; quando, invece, i giocatori hanno un po' di difficoltà e i risultati non vengono è li che si vede se l'allenatore ha in effetti la forza di superare il momento. Io, infatti, non do mai giudizi sugli allenatori giovani e aspetto sempre perché un conto è partire male e può essere un caso, un altro è partire bene e può essere lo stesso una casualità, ma nel tempo emergono gli elementi per la valutazione di un allenatore, quindi adesso è difficile dare un giudizio su Stramaccioni, è partito bene come impressione, però deve ancora adeguarsi e imparare il lavoro di allenatore ai quei livelli che occorre avere in una squadra come l'Inter. Ho detto questo con tutto il bene del mondo e spero veramente che l'Inter abbia successo e Stramaccioni ottenga dei grandi risultati, però al momento, come dicevo inizialmente, ha questi due problemi: l'esperienza un po' gli manca e ha giocatori giovani e nuovi, quindi bisogna pazientare. L'Inter ci ha messo degli anni per arrivare a vincere dei campionati consecutivamente e adesso non si può pretendere che in un solo anno tutto possa riuscire bene".

Sezione: News / Data: Dom 14 ottobre 2012 alle 11:34 / Fonte: TMW
Autore: Mario Garau / Twitter: @MarioGarau
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