Serena: "Inter, crollo collettivo inspiegabile. Potrebbe uscirne come nel 1988-89 vincendo il derby, però..."

In una lunga intervista rilasciata a Sport Mediaset, Aldo Serena, ex attaccante di Inter e Milan, rivive non solo i derby da giocatore ma parla anche del momento difficile dell'Inter di oggi: "I tre punti contro il Benevento restano un brodino caldo. Una squadra che si è persa, smarrita. Un crollo collettivo che non so spiegarmi, a livello di singoli penso a Perisic e Candreva... Cosa facevano prima, cosa fanno adesso. E i tifosi hanno pazienza, sono ancora lì, in attesa: in altri tempi non sarebbe accaduto. Un crollo inspiegabile, dicevo, anche se la storia dell'Inter -io l'ho vissuta, la conosco bene- segnala momenti così, di improvvisa sfiducia, di smarrimento. Momenti che possono durare settimane, mesi. Quasi di malinconia".

Ma come si può superare questa situazione? "Faccio un esempio diretto. Mio e dell'Inter insieme. Stagione 1988-'89, quella dello scudetto dei record, e del Trap. La stagione era cominciata molto bene, Eravamo in testa alla classifica, e la settimana del derby (la data: 11 dicembre 1988) era cominciata con il botto. Ma alla rovescia. In Coppa Uefa, il mercoledì a San Siro, beccammo un clamoroso 1-3 dal Bayern di Monaco dopo aver vinto 2-0 all'andata, a Monaco. Eliminati. E quell'aria di catastrofismo che ci era calata addosso, è già tutto finito, adesso comincia la crisi... Si gioca il derby, la domenica, contro il Milan di Sacchi campione d'Italia in carica. E lo vinciamo noi, 1-0. Il gol lo segno io. Una gioia mia personale e non solo: quel successo spazza ogni dubbio, cancella la malinconia. Altro che crisi. Riprendiamo a correre e alla fine è lo scudetto dei 58 punti. Da record. Se può farlo anche l'Inter di Luciano Spalletti domenica? Mah. Il momento-no dell'Inter dura da tre mesi, un po' troppo. Vedo favorito il Milan, lo dicono i numeri, la condizione, il gioco. L'Inter è troppo giù. Poi i novanta minuti daranno il responso".