La lotta per la zona Champions diventa sempre più difficile da decifrare, ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport prova a fare un'analisi Clarence Seedorf, ex Inter e Milan e oggi ct del Camerun. "Tante squadre si sono unite al gruppo che lotta per la Champions in cui c'è anche l'Inter. Il Milan deve continuare a crederci per non staccarsi di dieci punti dalle altre. A Torino è sempre difficile per tutti, la strada per i rossoneri non è cambiata dopo i risultati di ieri. Ci sono tante squadre che hanno la potenzialità per arrivare in Champions, il Milan è lì dopo tanti anni. Serve quell'unione che quando c'ero io non c'è stata".

Poi una lunga digressione sulla questione razzismo. "La rabbia nel vedere ancora questi episodi non è legata ai gruppi piccoli che si sono sempre comportati così. I giocatori colpiti devono essere superiori. Noi siamo lì per dare spettacolo e la maggior parte degli spettatori non si comportano in quel modo. Pensando a quanto hanno dovuto soffrire i nostri antenati... Dall'altra parte vorrei vedere meno passività dal resto dello stadio quando ci sono questi comportamenti. Non sono per interrompere le partite. Dovremmo trovare un modo per sovrapporci a questi cori, in questi anni le misure non hanno funzionato. Cosa stanno facendo la Federazione o i club per intervenire? Questa gente non deve entrare nello stadio. Oggi con la tecnologia questi gruppi possono essere individuati, lo hanno fatto in Inghilterra con gli hooligans. Sarebbe un gesto dovuto nei confronti di chi paga il biglietto e si comporta bene. Dobbiamo andare verso un mondo più civile, la diversità deve essere abbracciata dal sistema. Fuori dallo stadio queste cose succedono molto meno. Bonucci ha sbagliato a voler giustificare qualcosa, non c'è niente da giustificare. Io spero che l'Italia possa trovare un sistema per eliminare questi comportamenti".

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Sezione: News / Data: Lun 29 aprile 2019 alle 11:13
Autore: Mattia Todisco
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