Sono in corso da stamattina, in Questura a Milano, gli interrogatori e le audizioni di alcuni ultras napoletani, in particolare di due indagati e di altri sentiti invece come persone informate sui fatti, nell'inchiesta della Procura meneghina sugli scontri di Santo Stefano, prima della partita Inter- Napoli nei quali ha perso la vita Daniele Belardinelli, investito da una o due auto proprio all'inizio dell'agguato degli ultras nerazzurri a quelli partenopei.

In particolare - si legge sul Mattino - sono stati convocati per gli interrogatori davanti a investigatori e inquirenti due tifosi azzurri, difesi dal legale Emilio Coppola, che erano alla guida di altrettante vetture del convoglio dei tifosi del Napoli preso d'assalto dagli ultrà di Inter, Varese e Nizza. Si tratta degli autisti di un'Audi, con assetto ribassato, e di una Renault Kadjar, entrambe sotto sequestro. Il primo, da quanto si è saputo, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, mentre il secondo pare abbia deciso di rispondere nell'interrogatorio.

In più, altri ultras vengono sentiti come testimoni. Gli investigatori, infatti, stanno lavorando per stringere il cerchio attorno alla vettura che avrebbe travolto Belardinelli, il quale, come era emerso da una prima ipotesi d'indagine, potrebbe anche essere stato colpito da una prima macchina e poi schiacciato da una seconda. Tutti gli indagati nell'inchiesta sono accusati, oltre che di rissa aggravata e altri reati, anche di omicidio volontario, un'iscrizione 'tecnicà per arrivare a capire come è morto l'ultrà del Varese. 

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Sezione: News / Data: Sab 02 marzo 2019 alle 15:20
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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