Un assolto, alcuni patteggiamenti, ma soprattutto 'messe alla prova' e cioè un periodo di lavoro, o comunque di servizio, d’accordo con l’Ufficio di esecuzione penale esterna, per evitare una condanna. Come riporta il Corriere della Sera, di fronte al gup Maria Luisa Mazzola, nel tribunale di Bergamo si sono definite le posizioni degli 11 supporter dell’Atalanta imputati per i fatti post Atalanta-Inter del gennaio 2016, quando un gruppo di nerazzurri tentò di fermare, anche con fuochi d’artificio, i pullman dei tifosi interisti che passavano in via Maj, diretti in via Autostrada.

Tra gli undici imputati ci sono anche quattro ragazzi tedeschi, ultrà dell’Eintracht Francoforte gemellati con gli atalantini, e Claudio Galimberi, il 'Bocia', capo della tifoseria nerazzurra che vive da tempo nelle Marche. "La messa alla prova del Bocia va ancora definita, anche se c’è un accordo sostanziale tra accusa e difesa: il pm ha chiesto, che Galimberti paghi più degli altri imputati, in percentuale, il risarcimento ai due poliziotti che sono parte civile. Tutti gli imputati che accedono alla messa alla prova dovranno versare, complessivamente, 4.500 euro, suddivisi tra i due agenti. Su quella cifra complessiva il Bocia dovrà versare più degli altri. Nel capo d’accusa viene contestato al capo ultrà un ruolo di «direzione» dell’attacco ai pullman e della successiva fuga", si legge sul Corsera. 

Sezione: News / Data: Mar 16 febbraio 2021 alle 19:52
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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