L'Italia di Ventura annaspa e Mario Sconcerti fa il punto sul Corriere della Sera: "C’è qualcosa di simile tra la crisi del Milan e quella dell'Italia: la ricerca di un allenatore che sia colpevole per non vedere il deserto di errori che sta intorno al resto - si legge -. È probabile che Ventura sia psicologicamente inadeguato ad allenare la Nazionale, che commetta errori tecnici quando lascia a centrocampo solo due mediani come Gagliardini e Parolo, che peraltro sono quasi il meglio che c’è. O faccia finta di giocare solo con tre difensori. Quando ci sono Zappacosta e Darmian ai lati, è una squadra divisa in due, non un esperimento moderno. Nessuno ha chiesto però di giocar male a Verdi o a Insigne, e neppure a Immobile di essere poco riconoscibile rispetto alla Lazio. Tutti abbiamo continuato ad aspettare un cenno di realtà da Bernardeschi, una nuova continuità da Bonucci. L’assenza di tutto non può essere colpa di Ventura. Leggo che gli azzurri sarebbero intristiti. Non può essere vero. Vadano a dirlo ad Allegri o Sarri che sono tristi e vediamo come finisce. A me sembra che il primo piccolo male sia una buona mancanza di interesse per la Nazionale. È un posto dove si può dare di meno, tanto c’è Ventura che si prende gli insulti e comunque nessuno si fa mai troppo male, sono partite basse".

"Anche le società premono perché in azzurro si vada piano, si rischi poco - attacca Sconcerti -. Mi sembra che adesso siamo arrivati al massimo. Il nostro calcio fa finta di specchiarsi nelle squadre di Champions che in Europa però rappresentano se stesse, non il calcio italiano. Ma dimentica, quasi non sa nemmeno più, che negli ultimi due Mondiali siamo arrivati ultimi. E Ventura non c’era. Molti giovani sono arrivati nel frattempo, molti giovani si sono fermati dopo la prima curva".

Sezione: News / Data: Dom 08 ottobre 2017 alle 11:39 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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