Mario Sconcerti analizza la corsa scudetto dalla parte di chi ha vinto, il Milan, ma anche dei nerazzurri secondi. Il Milan, scrive, "aveva perso Donnarumma, ma con Maignan ha perfino migliorato. L’Inter invece è arrivata alla stagione con un mercato complesso e dopo aver cambiato anche l’allenatore. In sintesi, la squadra che sembrava più pronta era la più sperimentale tra le quattro che pensavano al campionato. L’Inter non ha perso il suo scudetto a Bologna, lo ha perso tra la 6ª e la 12ª partita pareggiando con Atalanta, Juventus, Milan e perdendo con la Lazio. Era un’Inter che non aveva ancora Dumfries, Calhanoglu era in chiaroscuro, c’erano spazi nuvolosi dentro il gioco, mancava continuità. Lì ha pesato molto il cambio del tecnico, eravamo in pratica ancora nell’intervallo tra Conte e la piena presa del ruolo da parte di Inzaghi".

Quanto a Pioli, scrive Sconcerti: "Conosco Pioli da tanto tempo, non è mai stato un tecnico banale. Ha portato sempre molto nelle squadre in cui è stato, perfino nell’Inter, dove non era fuori ruolo lui, era fuori quadro quell’Inter. Nel Milan ha trovato giocatori giovani, disposti a farsi insegnare, a mettere il rapporto sull’onestà reciproca".

Sezione: News / Data: Lun 23 maggio 2022 alle 14:27
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print