"Per la prima volta non trovo le parole. Ne ho scritte tante in giro con il calcio, ma non ricordo una delusione così massiccia e un’Italia peggiore, così inadeguata e piena di peccati da divorarsi da sola. Ma sarebbe sciocco pensare che tutto sia cominciato stasera". Lo scrive Mario Sconcerti, commentando sul Corriere della Sera la debacle azzurra. "La fiamma si è spenta nel 2006, cinque minuti dopo l’istante in cui abbiamo vinto il Mondiale. Avevamo Del Piero, Totti, Cannavaro, Toni, Pirlo e decine di altri giocatori fuori del normale. Poi siamo usciti al primo turno nel 2010 e di nuovo al primo turno nel 2014. Ci ha illuso la Juventus ma la Juve è un altro movimento, un’altra realtà. Quella italiana è leggera ed egoista, gonfiata per convenienza comune ma senza più una base tecnica. Ventura ha allargato il problema, ma lui se ne andrà e sarà punito dall’evidenza della sua inadeguatezza. Ha giocato l’ultima carta con una formazione sbagliata, senza Insigne, con un centravanti doppio che colpiva i piedi dell’altro, con centrocampisti senza qualità e la stessa difesa dei cicli precedenti. Ha reso dannoso il suo passaggio, ma il problema non è mai stato lui. Un c.t. si sostituisce e la vita ricomincia. Il problema è che non siamo più in grado di trovare un solo giocatore di classe da vent’anni, da quando Pirlo, Totti e Del Piero ne avevano già venti".

Sezione: News / Data: Mar 14 novembre 2017 alle 10:55 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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