L'incubo europeo dell'Inter negli anni '80 aveva un nome e un cognome: Carlos Santillana. L'attaccante del Real Madrid si scatenava quando incrociava i nerazzurri nelle notti di coppa: 6 gol in 6 partite tra Coppa Campioni, Coppa Uefa e Coppa delle Coppe. Oggi l'ex centravanti delle merengues lo ricorda alla Gazzetta dello Sport. "Non ho nulla contro l’Inter, anzi: ricordo il tifo meraviglioso di Milano e la grande squadra che avevano. Abbiamo combattuto, ma è rimasta grande stima".

Come nascevano le rimonte?
"Non eravamo fatti per le trasferte e a San Siro perdevamo male. Ma al Bernabeu cambiava tutto: pesava l’ambiente, assediavamo l’area, giocavamo duro, allungavamo le partite. Così abbiamo salvato la pelle".

A volte, però, volava qualcosa di troppo dalle tribune...
"La biglia a Bergomi nel 3-0 del 1985 è un episodio spiacevole. Noi per primi andammo a calmare i tifosi, a dire di finirla".

E di questa sfida che dice?
"L’Inter si sta specializzando in rimonte come il mio Madrid: segno di mentalità e di due punte che hanno il gol nel sangue. Con Lukaku e Lautaro sono dolori: mai come stavolta possono sfruttare le assenze del Real. E poi Conte è uno dei migliori allenatori, non a caso stava venendo qua".

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Sezione: News / Data: Mer 25 novembre 2020 alle 14:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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