Giovanni Castelli, responsabile della Commissione Impianti Sportivi e e fautore della rizollatura applicata al terreno di gioco del 'Giuseppe Meazza' prima della partita Milan-Brescia, parla delle condizioni del manto erboso dello stadio: "San Siro è una scatola con un coperchio che, in origine, doveva essere trasparente. E invece non lo è. Uno stadio come il 'Meazza' ha un grande consumo di erba, visto che viene calpestato per circa due ore ogni tre giorni: vi giocano due squadre di calcio, senza dimenticare le occasionali partite di rugby e i numerosi concerti. Oltretutto, se si misurasse con un luxometro la luminosità esterna e interna alla struttura, ci troveremmo di fronte a un imbarazzante rapporto 10 a 3. Questo ingombrante 70% in meno ci obbliga a rizollare il campo 3-4 volte l'anno, selezionando nelle vicinanze tra i vivai che allevino e producano zolle".

Per la nuova rizollatura è stata utilizzata la stessa erba del Barcellona. "A causa dell'alluvione che ha colpito parte dell'Italia settentrionale, i vivai di fiducia si sono allagati e siamo stati costretti ad ampliare il nostro raggio d'azione. Siamo andati in giro per l'Europa a cercare terreni con caratteristiche sovrapponibili e coltivati in una zona geografica climaticamente simile ai manti allevati per San Siro. Il vivaio di Bordeaux, già utilizzato dal Barcellona, poteva contare su condizioni atmosferiche ideali, tipiche di una località costiera, pur sull'Atlantico. Il trasporto è stato complesso: abbiamo avuto bisogno di 29 tir, ma ne è valsa la pena".

Sezione: News / Data: Mar 07 dicembre 2010 alle 14:59 / Fonte: SportMediaset
Autore: Daniele Alfieri
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