"La cosa che mi dispiacerà più di tutte sarà il non poter abbracciare i miei calciatori". Lo dice Claudio Ranieri, intervistato oggi da SkySport. "Ricominceremo e sarà gioioso stare insieme. Mi auguro che si possa ripartire bene. Alla Samp eravamo in un momento eccellente, ma ho avuto diversi giocatori toccati dal coronavirus. L’auspicio è che possano arrivare al 100% della forma". 

Il tecnico dei blucerchiati, dopo aver ricordato la sua fede romanista e lo scudetto fallito nel 2010 ("Nel primo tempo di quel Roma- Samp vincevamo e sbagliammo diversi gol: se fosse finita 3-0 non ci sarebbe stato niente da dire. Non credo fossimo stanchi, avevamo fatto una rimonta incredibile e superato l’Inter. C'era grande euforia, ma il doppio gol che ci tagliò le gambe"), torna a commentare anche la parentesi sulla panchina nerazzurra: "All’Inter arrivai a metà stagione e in un momento del dopo Mourinho con una squadra che andava rifondata - puntualizza Ranieri -. Inanellammo sette vittorie di fila e arrivammo agli ottavi di Champions. Poi, a Natale, vendettero Coutinho e Thiago Motta, e la squadra si disunì: Motta era un catalizzatore, un regista con la erre maiuscola e faceva girare tutta la squadra. Dopo la sfilza di risultati negativi fui esonerato".

Sezione: News / Data: Gio 16 aprile 2020 alle 20:34 / Fonte: SkySport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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