Oltre del campionato di Serie A, il prossimo weekend vedrà anche il via del torneo Primavera, del quale l'Inter è campione in carica. Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile dell'Inter, presenta così le aspettative: "Sono fiducioso per la prossima stagione. L'anno scorso abbiamo vinto tanto, anche se la migliore vittoria è stata vedere un nostro allenatore delle giovanili come Stramaccioni arrivare in prima squadra, oltre che vedere alcuni dei nostri giovani debuttare nel palcoscenico dei grandi". Si discute anche dell'abbassamento del limite di età, una grande idea per Samaden: "Il vecchio limite di età faceva da tappo per i giovani. Da noi i giovani erano chiusi nelle Primavera mentre nel resto d'Europa già debuttavano in prima squadra. Noi però abbiamo provato ad adeguarci subito, visto che le nostre selezioni sono mediamente più giovani delle altre". 

In merito ai ragazzi 1993, Samaden precisa: "Possono essere italiani e stranieri, credo che il mercato abbia preso questa destinazione. Abbiamo Bianchetti in Under 20, è un ragazzo che ha qualità, è stato sfortunato la scorsa stagione ma penso farà bene anche in Nazionale. Il calcio italiano in generale ha tantissimi giovani, bisogna solo avere pazienza". Un fiore all'occhiello dell'Inter è il creare gruppi omogenei sin dalle basi, "come la selezione '97 formata da giocatori lombardi. La squadra che ha vinto lo scudetto ha vinto con giocatori che stanno insieme da quando avevano otto anni. Il fatto di poter crescere i ragazzi insieme e prenderli dal territorio per me è un valore importante, Atalanta e Roma son state un esempio che abbiamo cercato di modellare". Su Daniel Bessa aggiunge: "E' al momento infortunato, ma rimane comunque nel nostro organico". 

"Abbiamo dato Pecorini all'Empoli e anche altri ragazzi in Serie B, sicuramente avranno spazio. Crisetig? E' un talento. Di certo non è fantasioso come Caprari o altri, ma da centrocampista ha tantissime qualià, di quantità e di gestione del gioco. Troverà la strada per diventare un giocatore importante", spiega ancora Samaden. Poi su Pazzini: "Lo conosco per quello che ha fatto, anche da giovane all'Atalanta. Un giocatore importante. Penso di avere competenza per i giovani e preferisco non dare giudizi nel calcio dei grandi, ma lui può far bene come ha sempre fatto". 

Poi la domanda 'antipatica' su Destro: cos'è successo? Come mai non l'avete ripreso? I tifosi dell'Inter vedono Balotelli e Destro in altri club e ci restano male... "Abbiamo la fortuna di avere un presidente e una società che ci segue, finora con il dottor Paolillo. Non sta a me giudicare. In quel momento la strategia è stata corretta, orientata a dare alla squadra giocatori che hanno dato un contributo importante. Poteva essere la coppia Balotelli-Destro? Ok, vero, ma l'Inter ha vinto tutto, per cui le strategie non sono solo orientate all'aspetto tecnico. Anche la Juve ha dovuto ricomprare Giovinco per oltre 10 milioni. Tutto ha una logica, magari i tifosi non conoscono le situazioni all'interno di una società".

E lo scambio Pazzini-Cassano? "Rispondo da tifoso. Conosco Antonio, è un grandissimo. E posso dire che in questo momento forse ne giovano entrambe le società. Cassano, tra l'altro, aveva sostenuto allenamenti da noi quando era piccolo, a 11 anni, e proprio io ero l'allenatore. Era stato giudicato positivamente anche da Marini e da tutte le altre società con cui aveva svolto provini, ma non poteva spostarsi da Bari. Doveva ancora compiere 14 anni, e nel frattempo fu tesserato proprio dal Bari".

Sezione: News / Data: Mer 22 agosto 2012 alle 12:51 / Fonte: Sky Sport 24
Autore: Christian Liotta
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