Intervenuto telefonicamente durante la trasmissione televisiva Tiki Taka, il ministro degli Interni Matteo Salvini torna su quanto accaduto ieri nel pre e nel postpartita di Inter-Napoli. "Occorre che tutti mettano la testa a posto. Non è possibile che in un anno 300 arbitri finiscano al pronto soccorso perché aggrediti da giocatori o dirigenti. Tutti i protagonisti del mondo del pallone deve farsi un esame di coscienza. Non capisco che senso abbiano delle responsabilità oggettive. Danneggiare tutta una tifoseria è inutile. Milioni di tifosi pagheranno le colpe di pochi. La responsabilità penale è sempre personale. Vanno puniti i soli responsabili. Sono d'accordo con la scelta di Mazzoleni a lasciar proseguire. Gli arbitri dovrebbero essere i primi ad essere tutelati. E molte trasmissioni, TV e radio, non contribuiscono a mantenere un clima sereno. Far rivedere 37 volte certe immagini non favorisce al clima sereno.Fuori dallo stadio c'erano delinquenti arrivati dall'estero, e devono essere intercettati prima. Evidentemente qualcosa non ha funzionato. Per quanto riguarda l'interno dello stadio, il discorso è molto ampio. Ci sono cori anche contro Milano, Brescia. Il razzismo è una roba da idioti. Lo sfottò è un'altra cosa. Quando Bonucci arrivò a giocare contro il Milan, fu riempito di insulti. Un conto è bandire i giocatori che aggrediscono l'arbitro, un altro è far di tutta l'erba un fascio. Se vogliamo sconfiggere la violenza, dobbiamo differenziare caso per caso. La tifoseria organizzata è composta in gran parte da persone perbene. Quelli di ieri sera non sono tifosi, ma delinquenti. Si sarebbero inseguiti con qualsiasi scusa. Non confondiamoli con i tifosi". E sull'idea di lasciare la fascia di capitano ad Asamoah. "Non vedo come questa soluzione possa migliorare la situazione che abbiamo visto ieri sera". In chiusura, il ministro manda un messaggio scherzoso al difensore del Napoli, vittima ieri dell'episodio di razzismo. "Koulibaly? Lo vorrei al Milan. Parlamo di uno dei più forti".

Sezione: News / Data: Ven 28 dicembre 2018 alle 00:33
Autore: Federico Rana / Twitter: @FedericoRana1
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